APRILIA SPOSA - LA FIERA PER UN MATRIMONIO DA FIABA

Terza edizione di “APRILIA SPOSA”
8 - 9 e 10 febbraio 2008

Sta per partire la terza edizione dell’ ”Aprilia Sposa 2008”: la Fiera per organizzare il tuo matrimonio da fiaba. Un evento interamente dedicato al mondo degli sposi. Abito da sposa e cerimonia, accessori e servizi per le nozze. Tutti i prodotti e i servizi necessari a rendere indimenticabile il giorno del matrimonio saranno racchiusi in un ampio spazio espositivo di circa 2000 metri quadrati presso l’area fieristica di Campoverde.
I visitatori potranno trovare solo il meglio tra gli abiti da sposa e cerimonia ma anche le più diverse proposte nel settore delle bomboniere dei reportage e dei filmati, delle liste di nozze, degli addobbi floreali del beauty e della gioielleria e ancora soluzioni per l'arredamento, le auto d'epoca, la ristorazione, il catering, i vini, le agenzie di viaggi fino ai servizi innovativi “chiavi in mano” ecc.

Ad Aprilia Sposa tante iniziative, eventi e curiosità:
· Sfilate spettacolo con la partecipazione di tutti gli espositori di abiti da sposa, sposo e cerimonia;
· prove di acconciatura, trucco ed estetica;
· corsi su come organizzare il matrimonio in Chiesa o in Municipio;
· laboratori per creare il tuo bouquet;
· incontri sul bon ton, galateo,
· incontri con architetti e designer per trovare nuove idee per arredare la tua casa;
· Concorso “Aprilia Sposa 2008” con in palio fantastici premi per la coppia.
L’organizzazione dell’evento “APRILIA SPOSA 2008” dà appuntamento all’evento fieristico dell’8 – 9 e 10 febbraio 2008.

Per maggiori informazioni e per prenotare il vostro stand in fiera:
tel. 06/9275345 – 338/3015230

UN'IDEA ORIGINALE PER UN REGALO SPECIALE

I doni di Trame Africane rendono felici chi li riceve e diventano mattoni per l'ospedale di Kiirua

Con gli omaggi di Trame Africane hai la possibilità di fare splendide sorprese, tutte diverse tra di loro, regalando un sorriso a chi le riceve ed una speranza agli abitanti di Machaka, Kiirua e di tutta la regione del Meru. E' infatti grazie anche ai fondi ricavati da questa iniziativa che si potrà ricostruire l'ospedale di Kiirua (Kenya), prossimo obiettivo del Machaka Project .
Le carte da gioco disegnate dal Maestro Maurizio Vinanti; gli oggetti di perline provenienti dal laboratorio-scuola di Kiirua (stelle, alberi, campane, portachiavi, scatoline portagioie); le bellissime sacche realizzate dalle ragazze della Domestic School di Machaka; gli angeli in pietra saponaria degli artigiani della periferia di Nairobi; le confezioni regalo composte da pasta, vino, limoncello, succhi di frutta, panetti di farro, pomodorini, sughi, panettoni, dolci, biscotti ed altre prelibatezze, ed infine i cartoncini augurali. Tantissime le possibilità, tu decidi il tuo badget di spesa e Trame Africane ti prepara la confezione regalo più "buona" che ci sia.
Tanti ottimi prodotti donati da aziende prestigiose ed attente al sociale, combinati con splendidi oggetti che arrivano dall'Africa e che rappresentano, per tante persone, il lavoro e la concreta opportunità di andare avanti da soli nella vita.
Scoprite come può essere semplice fare un bel regalo ad un amico, un parente o un cliente; donare una speranza a chi è stato meno fortunato di noi e, allo stesso tempo, regalare un sorriso a se stessi, perchè fare del bene fa sempre e solo Bene....

Recapiti e Link Utili
Via Lepanto, 6 - 80045 Pompei (NA)
Sede Operativa: Via Santa Maria La Carità, 157 - 84018 Scafati (SA)
Tel +39 081 863 3370 - Fax +39 081 863 5579
Sito internet http://www.trameafricane.org/
email info@trameafricane.org

FISCO - INCENTIVI FISCALI FINANZIARIA 2007

Bonus Fiscali per Frigo, Caldaie e TV

Incentivi fiscali per favorire il risparmio energetico, attraverso l’installazione di pannelli solari, di caldaie a condensazione e l’acquisto di un frigorifero o un congelatore ad alta efficienza, e detrazione Irpef fino a 200 euro per l’acquisto di una tv con sintonizzatore digitale integrato. La Finanziaria contiene una serie di bonus che possono essere utilizzati qualora si intende rendere meno dispendiosa la propria abitazione o comprare una nuova televisione al passo con i tempi. Le misure in questione, che valgono per tutte le spese sostenute fino al 31 dicembre 2007, non sono legate a delle rottamazioni in quanto per avere diritto alle detrazioni Irpef non occorre restituire il vecchio apparecchio, sia esso un frigo, una tv o una caldaia. Per usufruire dell’incentivo occorrerà invece tenere da parte scontrini e fatture d’acquisto che sarannno utili ai fini della denuncia dei redditi del 2008. Gli incentivi previsti infatti sono tutte detrazioni Irpef: quando il prossimo anno si compilerà la denuncia dei redditi percepiti nel 2007 verrà calcolata la relativa aliquota su quanto si è guadagnato e, a quel punto, alle tasse dovute, verrà sottratta la cifra del bonus fiscale.

Caldaia a condensazione
Partiamo dalle caldaie a condensazione, quelle contraddistinte da quattro stelle, che a differenza delle tradizionali recuperano gran parte del calore contenuto nei fumi, riuscendo quindi a raggiungere un’efficienza quasi del 100 per cento e a far pesare di meno anche la bolletta del gas. La manovra prevede la possibilità di detrarre il 55 per cento della spesa complessiva per l’intervento (che comprende il costo della caldaia, quello di installazione e di certificazione energetica) dall’Irpef dovuta, fino a un valore massimo della detrazione di 30mila euro. Possono usufruire di questo incentivo sia i singoli privati che i condomini, qualora volessero sostituire la vecchia caldaia centralizzata con una a condensazione.
La quota detraibile deve essere ripartita in tre tranche annuali (per cui sulle denunce dei redditi dal 2008 al 2010) di pari importo. Facciamo un esempio pratico, pur sapendo che occorre attendere i decreti attuativi del prossimo febbraio. Una caldaia a condensazione per un appartamento di 80 metri quadri, comprese le spese di installazione, costa circa 3mila euro. Aggiungiamone altri 100 euro per la certificazione energetica, l’importo totale da portare in detrazione è di 1.705 euro, ovvero 568 euro da scalare all’anno dall’Irpef dovuta.
L’installazione della caldaia deve essere accertata da un tecnico abilitato, che deve rilasciare la certificazione energetica (o di qualificazione energetica), che, insieme alla fattura d’acquisto, è indispensabile per poter usufruire del bonus Irpef.

Pannelli Solari
Stesso meccanismo e stessa percentuale di detrazione (55 per cento) per chi vuole dotare la propria abitazione di pannelli solari per la produzione di acqua calda: in questo caso, però, il tetto massimo da portare in detrazione per tre anni sale a 60mila euro.

Frigoriferi e Congelatori
Novità anche per l’acquisto di frigoriferi e congelatori A+ e A++, ancora poco diffusi in Italia in quanto rappresentano, rispettivamente, meno dell’8 per cento delle vendite nel caso dei frigo e circa il 33 per cento delle vendite di tutti i congelatori. Chi acquista fino al 31 dicembre uno di questi prodotti ad alta efficienza potrà usufruire di un bonus fiscale del 20 per cento del costo di acquisto, fino a un massimo di 200 euro, da detrarre in un’unica soluzione nella denuncia dei redditi del 2008. A conti fatti se compriamo un frigorifero A+ da 800 euro, avremo diritto a una detrazione di 160 euro sull’Irpef dovuta. Fate attenzione: nella fattura d’acquisto deve essere specificata la classe energetica A+ o A++.

Televisori
Chi sceglierà un apparecchio dotato di sintonizzatore digitale interno (iDTV) - nel 2006 ne sono stati venduti in Italia solo 110mila - potrà ricevere un bonus Irpef fino a un massimo di 200 euro. La detrazione spetta a ciascun abbonato in regola con il canone Rai e per l’acquisto di un solo televisore. Quali modelli saranno incentivati? Occorre aspettare fino al 28 febbraio prossimo, quando il ministero delle Comunicazioni definirà con un decreto le caratteristiche cui devono rispondere gli apparecchi televisivi in questione. Decreto che, come chiede la Ue, sarà ispirato al principio di neutralità tecnologica e alla compatibilità con le piattaforme esistenti.

(tratto da il Salvagente.it)

MATRIMONIO SOLIDALE - BOMBONIERE DI "TRAME AFRICANE"

SPOSIDOC SOSTIENE L'OPERA DI TRAME AFRICANE

SPOSIDOC Il portale degli Sposi, è lieto ed onorato di sostenere la preziosa e concreta opera umanitaria di "TRAME AFRICANE" condotta con passione ed impegno da Pasquale Coppola, Presidente della ONLUS, attraverso le tante iniziative poste in essere.

Gli sposi solidali possono fornire un efficace contributo a favore di questa organizzazione che non ha fini di lucro e che non si limita ad inviare mezzi economici a chi ne ha bisogno, ma opera in loco, direttamente nelle zone di intervento, per dare un pasto giornaliero a bambini ed anziani e crea con la formazione professionale le premesse per uno sviluppo futuro di popolazioni meno abbienti su taluni territori del suolo africano.
In occasione del Matrimonio si può mostrare un segno tangibile di sensibilità donando una Bomboniera Solidale che reca i segni della originalità nella forma e nella sostanza.
Con la bomboniera solidale si sostituisce l'acquisto dei classici oggettini che normalmente accompagnano i confetti con una donazione a sostegno di questa meravigliosa, importante e fattiva iniziativa.

Numerosi sono i gadgets e gli articoli destinati a formare oggetto di dono di varie ricorrenze che TRAME AFRICANE realizza direttamente in Africa all'interno del Machaka Project.
Ci sono poi i tanti oggetti realizzati all'interno del laboratorio di perline di Kiirua: collane, bracciali, anelli, portachiavi, Rosari, addobbi natalizi, campanelle, elefanti, giraffe, rane, zebre, coccodrilli e portacandele, tutti realizzati a mano dalle giovani donne coinvolte nel progetto, per lo più ragazze madri o donne strappate alla strada che hanno, attraverso questo lavoro, finalmente la possibilità di riprendere un nuovo percorso di vita, con dignità, grazie al proprio impegno. Sono tutti oggetti meravigliosi, sia per come sono fatti che per quello che rappresentano.
Nell'utilizzo come bomboniera i diversi gadgets possono essere accompagnati da una pergamena descrittiva dell'iniziativa. In ogni caso, è possibile scegliere anche la sola pergamena, disponibile anche in "carta di Amalfi", da accompagnare semplicemente ai confetti.

...Con una Bomboniera Solidale sarà come accogliere alla propria festa di nozze anche i bambini e le giovani donne che si sceglierà di aiutare!... un gesto di amore nei confronti di chi nella vita è stato meno fortunato.

Attraverso il portale SPOSIDOC e con il link al sito di Trame Africane potrete attingere tutte le informazioni utili per la scelta delle bomboniere solidali ed acquisire ulteriori notizie su questa ed altre meritevoli iniziative.

Recapiti e Link Utili
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MATRIMONIO SOLIDALE - TRAME AFRICANE ONLUS


Trame Africane è una Onlus (Organizzazione non lucrativa di utilità sociale), che ha come obiettivo creare concrete possibilità di crescita nei paesi in via di sviluppo, fornendo alle persone che vivono in condizioni disagiate strumenti e opportunità per migliorare le proprie condizioni di vita attraverso l’ istruzione, la formazione professionale ed il lavoro, l’educazione sanitaria e la costruzione di infrastrutture. I progetti, che nascono attraverso gli incontri con le persone del luogo a cui gli interventi sono rivolti, vengono realizzati grazie al coinvolgimento anche di partner locali, conoscitori del contesto sociale e culturale in cui si va ad operare. In questo modo si riesce a rispondere alle reali necessità delle persone coinvolte, rispettandone tradizioni e cultura, senza imporre alcun modello predefinito. Con questo spirito sono stati avviati due diversi progetti: il "Machaka Project" in Kenya e il "Mbulungu Project" nella Repubblica Democratica del Congo.

Machaka Project
Il Machaka Project viene gestito in collaborazione con le Little Sisters of St. Therese of the Child Jesus. Questo progetto nasce e si sviluppa inizialmente a sostegno di Machaka, un villaggio situato alle pendici del Monte Kenya ed abitato da circa 8000 persone per lo più bambini, ma successivamente si espande coinvolgendo anche i villaggi vicini di Kiirua e Maigene.

Istruzione - Formazione - Lavoro
La conoscenza ed il lavoro come strumenti per riprendere in mano il proprio destino, con dignità e senza essere costretti sempre a ringraziare qualcuno. In questa ottica è stata avviata nel villaggio di Machaka la Domestic School: taglio, cucito e alimentazione alcune delle materie insegnate con l’obiettivo di far acquisire nuove competenze lavorative alle giovani donne. Inoltre, sono state istituite borse di studio assegnate a studenti meritevoli che altrimenti non avrebbero potuto continuare gli studi. Ormai sono centinaia i ragazzi che usufruiscono di questa iniziativa ed il loro numero continua ad aumentare di anno in anno. E’ stato creato un asilo dove i bambini dai due ai quattro anni, strappati alla strada, iniziano un percorso di scolarizzazione e vengono seguiti sia da un punto di vista sanitario che alimentare, ricevendo ogni giorno una buona colazione ed un pranzo sostanzioso. E’stato organizzato un laboratorio per la realizzazione di oggetti in perline, dove le ragazze in necessità imparano un mestiere e successivamente continuano a lavorare. Il laboratorio si autofinanzia attraverso la vendita dei prodotti , che diventano i gadget dell’associazione. Sono stati donati un trattore, una seminatrice ed un aratro ad un gruppo di sessanta agricoltori, per consentire loro di intraprendere una prima forma di cooperativa agricola.

Sanità
L’AIDS ed altre malattie quali tifo e colera, si diffondono a causa dell’assoluta inesistenza dei più elementari principi igienici, sanitari e sessuali. E’ stato costruito un idoneo dispensario, quale struttura di primo soccorso, centro di vaccinazione e base da cui far finalmente partire un programma informativo e di sensibilizzazione per arginare il propagarsi di queste malattie infettive. Ora un nuovo impegno ci aspetta su questo fronte ed è la ricostruzione dell'ospedale St. Therese di Kiirua. E' questo un impegno grandissimo per un'associazione come la nostra, ma è un obiettivo fondamentale per contribuire a risolvere la grave emergenza sanitaria che attanaglia la regione del Meru, dove si trovano i villaggi di Machaka e Kiirua.

Mbulungu Project
Un nuovo progetto è stato intrapreso nel villaggio di Mbulungu, nella Repubblica Democratica del Congo. L’intervento prevede la costruzione di un piccolo ospedale per rispondere alla grave situazione sanitaria attuale,e di una scuola professionale di falegnameria e di cucito per dare la possibilità ai ragazzi e alle ragazze di imparare una professione. Per quanto concerne l’ospedale, la struttura sarà completata entro la fine di quest’anno e subito dopo si provvederà ad attrezzarlo di tutto quanto è necessario per renderlo operativo.

Come contribuire
Il Machaka project è finanziato con quote associative e donazioni, sia da privati che da aziende. Gli obiettivi sono impegnativi, ma grazie al contributo di tanti amici che hanno preso a cuore il futuro degli abitanti di questi villaggi, non impossibili. Dare un contributo può essere fatto in tanti modi: richiedendo i gadget come le t-shirt, le felpe, le tazze, i biglietti augurali, i libri, gli oggetti in perline, le borse, che possono essere utilizzati anche come regali aziendali e come bomboniere solidali; partecipando agli eventi che man mano l’associazione organizza; richiedendo di divenire soci; offrendo il proprio supporto personale e di idee. Più del quanto è importante il come; l’importante è non far finta di non sapere; importante è sentirsi orgogliosi di fare qualcosa senza aspettarsi nulla in cambio, esclusivamente per la gioia di regalare a queste persone la possibilità non solo di un futuro migliore, ma innanzitutto... “la speranza di un futuro!!!”

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LE CHIESE DI NAPOLI - Sant'Antonio a Posillipo

Il Santuario di Sant'Antonio a Posillipo

La Chiesa di Sant'Antonio a Posillipo è una chiesa santuario di Napoli ubicata nel quartiere omonimo; è raggiungibile sia dalle Rampe di Sant' Antonio (dette anche Tredici discese di Sant'Antonio, sia dalla via Minucio Felice.

Storia
La fondazione della chiesa risale al 1642 ed avvenne in un sito all'epoca scarsamente urbanizzato della città costituito da 4 villaggi rurali collegati con la zona di Mergellina da un'antica strada greco-romana.
I frati conventuali del terz'ordine vi fondarono una chiesetta ed un piccolo convento che ebbe nei primi anni la funzione di sanatorio. Sulla lapide di fondazione di leggeva: « FRATER PAVLVS ANSELONVS FR 3 ORDINIS S.TI FRANCISCI FVUNDATOR OB MAGNAM DEVOTIONEM FIERI FECIT ANNO DOMINI MDCXXXXII ».
Le mura dell'antica cappella sono oggi individuabili in corrispondenza dell'attuale sacrestia, così come i locali del convento originario sono riscontrabili nei locali denominati dell' ex-monastero.
Nel 1603, fu iniziato l'ampliamento della strada che portava al convento, mantenendo lungo il suo percorso parte delle antiche vestigia romane (pavimentazione romana) e venendo così a costituire un mezzo più agevole per i pellegrini che dalla città intedevano raggiungere l'edificio; la strada, già Salita Santa Maria delle Grazie, venne così indicata come Rampe di Sant'Antonio a Posillipo.
La chiesa nel frattempo assurse al titolo di Santuario Antoniano prendendo negli anni una forma a navata unica con tre cappelle laterali per ciascun lato ed il convento fu allargato.
La fabbrica della sacrestia fu avviata nel 1750, mentre quattro anni dopo fu la volta dell'edificazione del campanile a pianta rettangolare con cella campanaria ottagonale e bella cuspide in stile barocco; il chiostro del covento fu ultimato nel 1775.
La successiva sopressione degli ordini religiosi di epoca napoleonica, fece sì che la chiesa passasse al demanio e fosse destinata ad usi civili, sebbene affidata ad un rettore, ex-domenicano scampato ai fatti del 1799.
Nel 1824 il complesso fu affidato ai Domenicani di San Domenico Maggiore anche grazie all'intervento di Re Ferdinando II di Borbone che era in ottimi rapporti con l'ordine religioso.
Nel 1883 vi furono dei lavori di restauro che interessarono le cisterne dell'acqua e l'impianto originario che collegava il complesso all'antico acquedotto greco, oltre alla risistemazione delle celle dei frati.
Nel 1944 l'arcivescovo Alessio Ascalesi stabilisce nella chiesa posta al di fuori delle mura conventuale la costituzione di una parrocchia che andrà assumendo sempre maggior importanza negli anni anche grazie al nuovo assetto urbanistico della zona (la costruzione del piazzale antistante la chiesa da cui si gode uno spettacolare panorama sul Golfo di Napoli è degli anni '60).
Nel 1975-76 vennero eseguiti importanti lavori di restauro e consolidamento e nel 2000 venne ripresa, in occasione del periodo giubilare, l'antica tradizione della processione di Sant'Antonio di Padova cui la chiesa è dedicata.

Interno
La prima cappella a destra, un Crocifisso ligneo del XVII secolo, nella seconda raffigurazione di San Nicola di Bari di autore ignoto della metà del XVII secolo, mentre nell'ultima cappella a destra la Vergine della Purità derivazione dell'originale conservato in San Paolo Maggiore di Luis de Morales.
Nell'abside vi è l'altare maggiore policromo con la statua del Santo.
Tra le decorazioni a stucco sono coservate due tele del pittore napoletano Giacinto Diano rappresentanti L' estasi di Sant'Antonio, San Raffaele e San Tobiolo.

Recapiti e Link Utili
Via Minucio Felice, 13
80122 Napoli (NA)
tel. 0817142744

Hai scelto questa splendida Chiesa per il tuo Matrimonio? Scrivi un commento su questo post.

LE PARTECIPAZIONI: LA CARTA DI AMALFI

Una carta pregiata

La carta di Amalfi, detta anche Charta Bambagina, è un particolare e pregiato tipo di carta prodotto fin dal Medioevo nella città campana.

Storia
Se ne hanno notizie a partire dal XIII secolo sebbene pare che le cartiere della repubblica marinara fossero attive già in precedenza.
Proibita nel 1220 da Federico II per gli atti notarili in quanto meno duratura della carta pergamena, ha tuttavia continuato ad essere prodotta e utilizzata, tanto che, nel XVIII secolo ancora una ventina di cartiere risultavano attive ad Amalfi e nelle vicine città. Fogli antichi di carta Amalfitana, a dispetto dei timori che ne comportarono il divieto d'uso, sono tuttora conservati e riportano documenti del '400.
In seguito ad un alluvione che colpì Amalfi nel novembre 1954, quasi tutte le cartiere furono distrutte, lasciandone intatte tre. Rimasero attive soltanto due famiglie di cartai: i Milano, che riconvertirono la loro cartiera in museo, e gli Amatruda, che ancora oggi continuano a produrre la carta a mano.
Attualmente la carta di Amalfi viene frequentemente utilizzata in occasione di annunci di cerimonie.

Procedimento di produzione
La carta di Amalfi deve il suo secondo nome, Charta Bambagina, al particolare procedimento di produzione, che, prescindendo dall'utilizzazione della cellulosa ricavata dal legno, parte da raccolte di cenci e stracci di lino, cotone e canapa di colore bianco.
Tali stoffe venivano in passato ridotte in poltiglia per mezzo di magli chiodati mossi da mulini a propulsione idraulica (ancora oggi visibili nella zona), oggi invece attraverso macchinari più sofisticati che ne permettono una maggiore raffinatezza.
La fibra, disciolta nell'acqua veniva e viene poi, a mano, trasformata in fogli per mezzo di telai formati da fili di ottone e bronzo, recanti per lo più in filigrana, gli stemmi delle antiche famiglie nobiliari della città.

Su Sposidoc potrai trovare tante altre informazioni utili su quest'argomento

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IL MATRIMONIO A TERMINE SALVA L'AMORE?

La proposta di legge parte dalla Germania

Un deputato del partito cattolico tedesco ha proposto il matrimonio a tempo: dopo 7 anni è previsto l'annullamento automatico del matrimonio, se si vuole restare insieme ci si deve risposare. L'obiettivo è risparmiare le spese di divorzio.
"In sette anni ogni matrimonio, salvo poche eccezioni, si logora, e i coniugi tirano avanti per non affrontare lo stress della separazione e le spese legali. E così vivono da infelici. Il matrimonio a termine è la loro liberazione. Una legge che istituisse il matrimonio a termine sarebbe benefica per l’umanità laica."
Questa è la proposta della signora Gabriele Pauli, alto esponente della Csu, partito cristiano-conservatore della Baviera, alleato della Cdu della cancelliera Angela Merkel.
E in Germania (e non solo) la polemica dilaga.
Secondo alcuni c’è una sostanziale differenza tra matrimonio a termine e divorzio. Il divorzio è una spaccatura dentro un’unione che doveva durare, perciò è un trauma per tutti (coniugi, parenti, figli), mentre la scadenza prestabilita non traumatizza nessuno, né coniugi né figli né parenti. Altri sostengono invece che avere una scadenza non sarebbe meno traumatico.
Ma il dato forse più curioso conferma quanto proposto da Gabriel Pauli: in media le coppie si separano dopo 7 anni e divorziano nel corso dell’ottavo anno.
Quindi, la proposta di rinnovare il matrimonio ogni 7 anni potrebbe, in effetti, far risparmiare molti soldi (e delusioni) a milioni di coppie scoppiate.
E in Italia? Da noi la tendenza è più o meno la stessa di quella europea: dal 1995 al 2005, in soli dieci anni, le separazioni sono aumentate del 57% (da 51 a 83 mila), i divorzi del 74% (da 27 a 47 mila).
Tuttavia il dato interessante riguarda la vita dopo la separazione: mentre le donne preferiscono tornare a vivere da sole o con i figli affidati a loro, gli uomini al contrario spesso sono costretti a tornare dai genitori. Tra assegno di mantenimento e nuove spese, gli uomini separati o divorziati non hanno più i soldi per trovare un alloggio.
Una coppia divisa ha maggiori spese, minor potere d’acquisto e tutto questo si ripercuote sul benessere, sullo stile di vita del nuovo nucleo familiare, soprattutto quando sono presenti anche dei bambini (ben l’8 % dei ragazzi tra i 10 e 15 anni).
Ma a pagare il prezzo maggiore sono quasi sempre le donne: sono loro che subiscono gli effetti economici negativi e sono più colpite nei paesi mediterranei e conservatori rispetto ai paesi scandinavi e socialdemocratici in cui il welfare e gli ammortizzatori sociali sono più efficaci e presenti.
Probabilmente, la proposta della deputata tedesca potrà apparire azzardata o sconveniente, ma, dati alla mano, sembra proprio che l’ondata di divorzi e separazioni sia inarrestabile e compito dei governi è anche quello di minimizzare i rischi e gli inconvenienti per le fasce più deboli della popolazione, anche a costo di attuare misure impopolari o “ingiuste” o incomprensibili.

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LA VITA A DUE - UN CAMMINO INSIEME

Suggerimenti per una vita di coppia

La vita a due può essere meravigliosa, ma certo non è facile. Un rapporto felice non capita per caso, ma si costruisce giorno per giorno e richiede pazienza, comprensione, dedizione, in altre parole, amore.
Può sembrare semplicistico: ma il modo migliore per essere felici nella vita di coppia è far felice l'altro.
Ecco allora alcuni suggerimenti affinchè ogni giorno trascorso insieme possa essere sempre incancellabile e luminoso.

Suggerimenti per lui
Impara ad ascoltare. Ascoltare non vuol dire trovare soluzioni ad un problema o dare consigli. Significa piuttosto cercare di comprendere quello che in quel momento lei sta provando condividendone le emozioni. Un uomo acquista parecchi punti agli occhi della sua compagna se la ascolta. Se la tua ragazza è depressa, per esempio, ha bisogno di sfogarsi e di sentirsi capita e non sentire dei pezzi di saggezza popolare come: ..."non ti piangere addosso, pensa a chi sta peggio di te".
Non dare mai nulla per scontato. Dopo anni assieme viene spontaneo dimenticare alcune ricorrenze, non farle più dei complimenti, non farle più delle sorprese. Ma se vuoi che la storia duri , devi continuare a farla sentire importante e preziosa. Per fare ciò ci sono tanti i modi ed alcuni di questi possono essere più semplici di quello che puoi immaginare: una telefonata solo per dirle che l'ami; un regalino fuori programma oppure puoi portarle ogni tanto la colazione a letto...
Dedicale tempo e attenzioni. Il rapporto di coppia è come una pianta: se vuoi che cresca, germogli e sia sempre verde devi curarla e innaffiarla. Cerca di trascorrere con lei almeno 30 minuti al giorno per parlare, per farsi qualche coccola, per fare qualche attività gratificante insieme.
Condividi con lei le tue emozioni. Per molti uomini aprirsi e parlare dei propri sentimenti può essere molto difficile. Ma se lei è la donna della tua vita vale sicuramente la pena sforzarsi in tal senso.
Cura il tuo aspetto. La sciatteria è una triste componente di molti rapporti consolidati. Barba non fatta, alito cattivo, capelli unti e forforosi sono nemici giurati dell'eros e della passione.
Aiutala nei lavori domestici. Se vivete insieme, non aspettarti che sia lei a fare tutto in casa. Anche se sei molto impegnato con il lavoro,mentre tua moglie ha molto tempo libero, non è una buona ragione per disseminare il caos ovunque! Fai almeno lo sforzo di tenere a posto le tue cose.

Suggerimenti per lei
Impara a essere assertiva
. Lui ti trascura? Non ti aiuta abbastanza in casa? Non disperderti in lamentele senza fine del tipo " sei così egoista" ,comunica invece le tue esigenze nel modo più diretto e chiaro possibile. Un esempio di comunicazione assertiva potrebbe essere questo :" Oggi ho avuto una brutta giornata e mi sento davvero giù. Ho bisogno di sfogarmi un po'.Ti va di ascoltarmi?"
Esprimi apprezzamento per le cose che lui fa per te. Invece di criticarlo per tutto quello che lui non fa, mostrati grata per tutto ciò che di positivo fa (sì, a volte capita di dare per scontato certe gentilezze). Sentirsi apprezzato è la molla che lo spingerà a dare di più.
Non cercare di cambiarlo. Certe donne si innamorano del potenziale di un uomo e sprecano tempo ed energie per far sì che lui diventi una persona diversa e migliore. Inutile dire che questi tentativi non funzionano mai e che il rapporto è soddisfacente solo se due persone si accettano per quello che sono.
Rispetta i suoi spazi. Non fare di un uomo l'unica ragione della tua vita e non trascurare amici e interessi anche quando è lui a chiedertelo.
Non fare la maestrina. Certe donne si comportano con il compagno come un mamma con il proprio figlio : sono sempre lì a dirgli che cosa dovrebbe fare, come dovrebbe comportarsi,come vestirsi e via dicendo. Perché il rapporto funzioni è necessario partire dal presupposto che siete tutte e due adulti!
Fallo sentire sempre il migliore!

LE CHIESE DI TORRE DEL GRECO (NA) - S. Michele Arcangelo ai Camaldoli







Chiesa di San Michele al Colle S. Alfonso

Il Colle di S. Alfonso è di chiara origine vulcanica.
Era d'uso nel medioevo appollaiare sui piccoli colli una casupola, una cappella.
Agli inizi del 1500, per la devozione dei torresi, furono eretti un tempietto semisferico e un piccolo casamento che serviva da lazzaretto per le malattie contagiose. Al XVI secolo risale il monumento dell’Epitaffio, costruito lungo la “Strada Regia delle Calabrie” e il colle fu chiamato “Sant’Angelo al Pitaffio”, più popolarmente “ ‘ncoppa ‘o monte”. La denominazione Camaldoli si deve a Cesare Zaffarana, uomo colto e devoto di Messina, che decise di lasciare il suo patrimonio ai Camaldolesi a patto che fosse eretto un eremo in un luogo del Regno di Napoli.
Nel 1600 Zaffarana morì e i monaci venuti in possesso dell’eredità scelsero Monte Sant’Angelo di Torre del Greco come luogo di preghiera. Così il cardinale Alfonso Gesualdo di Napoli il 19 marzo 1602 cedette la collina e la chiesetta dedicata a San Michele Arcangelo. L’attuale chiesa in stile barocco fu edificata nel 1741: a croce latina, ha due facciate, una che guarda il mare, l’altra le abitazioni dei monaci. All’interno troviamo l’altare maggiore riccamente decorato con marmi policromi, gli altari laterali, una cappella per il Capitolo e una sagrestia. Ancora oggi si conservano stucchi, decorazioni marmoree e le tele raffiguranti San Michele che vince i demoni, S. Romualdo, fondatore dell’ordine dei Camaldolesi e l’Addolorata; inoltre si possono ammirare anche la bella sagrestia ed un coro in legno intarsiato.
Caduti i Borboni, Gioacchino Murat soppresse gli ordini religiosi e nell’ottobre 1806 i Camaldolesi furono espulsi. Dopo alterne vicende, l’intero complesso, messo in vendita, fu rifiutato dal Comune di Torre del Greco per timore di scomuniche e passò nelle mani di privati che lo trascurarono facendolo decadere: nel 1875 fu comprato dall’onorevole Federico Capone di Altavilla Irpina che sperava di poterlo restituire ai Camaldolesi; nel 1906 fu venduto al barone Russo Carlo Pontus de Knorring che fece abbattere le celle dei monaci, costruire un salone sull’ingresso dell’eremo e sopraelevare un piano sulla foresteria e l’infermeria; nel 1915 la collina fu acquistata dall’ingegnere Antonio Amodio di Torre Annunziata che affidò ai coloni tutta la tenuta; nel 1943 fu ceduta alla baronessa tedesca Maria Ursula von Stohrer che nel periodo bellico non poté seguire la conduzione della sua proprietà.
Durante il conflitto si susseguirono batterie antiaeree, un comando tedesco e poi gli alleati. La baronessa, intenzionata a disfarsi della collina, preferì tra i tanti pretendenti un ordine religioso e così nel 1954 i Padri Redentoristi acquistarono il colle che divenne Colle Sant’Alfonso nel nome di Sant’Alfonso de’ Liguori. Dopo lunghi e gravosi lavori di restauro e ricostruzione, il 29 settembre 1959, festa di San Michele, Monte Sant’Angelo ritornò al suo antico splendore di vita religiosa e culturale.
Dopo un anno si iniziarono i lavori per il nuovo edificio dello Studentato per i seminaristi del corso di teologia e del liceo, mentre per la chiesa i lavori di ripristino durarono più a lungo: bisognava riparare gli stucchi e gli altari, restaurare le tele, rifare la facciata principale. Il 7 aprile del 1963 fu riaperta al culto dei fedeli.

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TORNA LA FIERA "E' SPOSA"

Dal 19 al 28 ottobre 2007 al Vesuvio Expò di Ercolano

E' Sposa, la fiera per il tuo matrimonio organizzata da Shoot Events riapproda al Vesuvio Expo di Ercolano (Napoli) dal 19 al 28 ottobre 2007. Dopo il grande successo dell'edizione precedente, che ha registrato circa 20.000 presenze, la quarta edizione della manifestazione, accoglierà circa 100 espositori, il top delle aziende campane.

E' Sposa è un'occasione perfetta per farsi un'idea di tutte le proposte che provengono dai diversi settori merceologici in un'esclusiva formula di una fiera totalmente allestita; é la fiera-evento che garantisce un'ampia vetrina per suggerimenti e consulenze per i preparativi delle nozze. Come al solito, è Sposa, preparerà tanti appuntamenti ed eventi per rispondere alle diverse richieste di un pubblico attento: firme sartoriali di grande tradizione e di fama internazionale, stilisti, sfilate di alta moda, acconciature, trucco, ma anche tutti i suggerimenti e le ultime tendenze per una "regia del matrimonio" perfetta. Inoltre la Shoot Events provvederà ad attivare una specifica promozione attraverso inviti mirati alle coppie di futuri sposi, offrendo loro la possibilità di partecipare alle iniziative proposte e di ricevere utili pubblicazioni ed omaggi. E' Sposa rappresenterà, quindi, un importante strumento di promozione in grado di offrire numerosi contatti con un selezionato target di visitatori. Aperta al pubblico a pagamento intero 5 euro dal lunedì al venerdì dalle 17,00 alle 23,00, sabato e domenica dalle 11,00 alle 23,30.

A NAPOLI LA PRIMA TAPPA DELLA MOSTRA STORICA “LA BOMBONIERA NEL TEMPO”

Dal 28 settembre all' 8 ottobre - Mostra D'Oltremare Napoli

Saranno esposti oltre 100 pezzi della collezione privata di Serafino Scapecchi, la più famosa ed esclusiva del mondo. Tra le bomboniere “storiche” quella dei reali di Francia.

L’esposizione, organizzata dalla FIRB (federazione italiana regalo e bomboniera), dal VEBO e dalla testata specializzata “Bomboniera Italiana”, che precederà l’apertura del salone fieristico Vebo 2007, si svolgerà alla Mostra d'Oltremare di Napoli con entrata al pubblico ad ingresso gratuito nell'introduttivo del padiglione 10. Oltre 100 “pezzi” della collezione privata del collezionista toscano Serafino Scapecchi, saranno infatti esposti da venerdì 28 a domenica 30 nel quartiere fieristico napoletano.

L’iniziativa di promozione storica-culturale con una mostra dal titolo “La bomboniera nel tempo”, un percorso storico dal settecento ai giorni nostri, rappresenta l'asse portante di un evento itinerante per promuovere la bomboniera sia dal punto di vista culturale che delle attuali realtà produttive, partendo proprio da Napoli con la prima tappa.

“Siamo contenti che parta proprio da Napoli questa esposizione storica di un prodotto come la bomboniera che affonda le sue radici produttive proprio nel sud Italia – afferma Luciano Paulillo organizzatore di Vebo 2007 -. Un segnale che vuole sottolineare non solo la valenza di un prodotto artistico artigianale che da circa 200 anni resiste nel tempo anche grazie alla tradizione, ma anche di un simbolo che conserva il suo significato intrinseco legato ai valori”.

Tra le bomboniere più rare e di prestigio figura quella realizzata nel 1772 a Sevrè in Francia ed attribuita ad una realizzazione voluta da Madame de Pompadour Maitresse du Roi, che della casa d’Orleans ricopriva il ruolo di ambasciatrice di qualità, per un matrimonio reale del casato francese. La rarissima bomboniera, realizzata in porcellana finissima, riporta infatti un tampone bordeaux con dipinte a mano le cifre della famiglia reale.

La mostra-museo farà tappa a Napoli, ed aperta gratuitamente al pubblico, dal 28 al 30 settembre con l’inaugurazione fissata per venerdì 28 alle ore 16.30, mentre sabato e domenica resterà aperta dalle 10.30 alle 19.30. L’esposizione poi rimarrà aperta a tutti gli operatori di settore nei giorni della Fiera VEBO, dedicata proprio alla bomboniera ed all’articolo da regalo, dal 5 all’8 ottobre.

ADOZIONE A DISTANZA

Matrimonio Solidale - Adozione a distanza:

L'adozione a distanza é un atto di solidarietà attiva, priva di forme di assistenzialismo. Con essa il benefattore desidera affiancare nello studio e nella formazione professionale un bambino che vive in uno dei Paesi più poveri del mondo per favorirne lo sviluppo integrale all'interno dell'ambiente e della cultura locali. La particolarità dell'adozione a distanza é proprio questa: il minore viene sostenuto con un contributo economico da parte del donatore senza essere sradicato dal proprio contesto familiare, sociale, culturale. Il termine "adozione" é ovviamente usato in senso traslato, in quanto non comporta l'elezione del minore a figlio proprio, mentre la parola "a distanza" sta a significare che il gesto di solidarietà viene portato direttamente nel Paese in cui vive i bambino.

Beneficiari:
I bambini da adottare sono bambini in difficoltà, che, per vari motivi non possono essere aiutati dalle loro famiglie. Per questo hanno bisogno di una famiglia "adottiva" che, almeno a distanza, dia loro le opportunità necessarie per poter crescere, curarsi, studiare e inserirsi nella società.

Durata dell'adozione a distanza:
L'adozione a distanza non ha una durata di tempo entro cui deve essere conclusa. In questo è davvero come un'adozione: può durare finché il bambino non è cresciuto ed è diventato adulto, in grado di mantenersi autonomamente.
Tuttavia in qualunque momento è possibile recedere dall'adozione, dando generalmente un preavviso di qualche mese in modo da permettere di affidare il bambino ad un altro adottante.

Precauzioni da prendere:
Chi desidera adottare a distanza un bambino dovrebbe porre all'organismo le seguenti domande:
- In quale contesto si inserisce l'adozione a distanza e quali sono i referenti in loco (missionari, personale locale)?
- In quali Paesi opera l'ente e da quanto tempo?
- L'adozione a distanza riguarda solo il fanciullo, o coinvolge pure la famiglia e la comunità?
- I fondi raccolti vengono utilizzati anche per progetti di sviluppo comunitario o per finanziare con il microcredito piccole realtà imprenditoriali?
- Qual'é l'entità dell'impegno economico? La quota va versata annualmente, semestralmente o mensilmente?
- Qual'é la durata dell'impegno economico; va sottoscritto un contratto?
- Quale tipo d'informazione viene data all'adottante (relazioni, foto, circolari)? Il bilancio dell'associazione o dell'ente é pubblico? Il donatore può averne copia?
- L'ente trattiene dalla quota versata una percentuale destinata alle spese di gestione?
- La quota versata per l'adozione a distanza può dedursi dalla dichiarazione dei redditi? Se sì, in quale misura?

Dalle risposte sarà possibile farsi un'opinione dei criteri di trasparenza adottati dall'ente verso il donatore.

Conoscere il bambino
Di norma, se si desidera, è possibile visitare il progetto solidale e conoscere personalmente il bambino che si è scelto di adottare. Non è invece possibile portare il bambino nel proprio paese poichè si ritiene che strapparlo alla realtà in cui vive (estremamente povera e lontana dalla nostra), risulterebbe per lui traumatico e controproducente.

Costi dell'adozione a distanza
I costi sono differenti a seconda dell'ente e del tipo di adozione scelta. Generalmente varia tra i 15 ed i 30 euro mensili. Non fatevi pertanto spaventare dal termine "adozione a distanza", si tratta di un impegno economico assolutamente sostenibile per chiunque.

Link utili:
Esistono numerose associazioni che si occupano di adozioni e sostegno a distanza. Ne presentiamo alcune, invitandovi a leggere i loro siti per conoscere nel dettaglio gli obiettivi e la strada scelta per perseguirli.

Questo sito non è collegato in alcun modo con le associazioni citate. Se ritenete che debba essere inserita una qualche associazione non presente, scriveteci!


Se hai adottato un bambino a distanza condividi con la comunity di Sposidoc la tua esperienza.

LE CHIESE DI NAPOLI - Santa Chiara

Chiesa di Santa Chiara

La chiesa e il complesso monastico di Santa Chiara furono edificati tra il 1310 e il 1340 per volere di Roberto d'Angiò e della regina Sancia nei pressi della cinta muraria occidentale, all'inizio del decumano inferiore (oggi S. Biagio dei Librai, o Spaccanapoli).
La chiesa fu originariamente costruita in forme gotiche provenzali da Gagliardo Primario, ma tra il XVII e il XVIII secolo fu ampiamente ristrutturata in stile barocco. Dopo i bombardamenti che la colpirono pesantemente nel 1943, e un incendio che la distrusse quasi interamente, è stata riportata all'aspetto iniziale con un restauro conclusosi nel 1953.
La facciata è sobria e imponente, con un grande rosone centrale. Il campanile, separato dalla struttura, fu iniziato nel 1328, ma completato solo nel '500, quando fu dotato anche di cinque campane; queste, cadute per il bombardamento del 1943, furono rimesse al loro posto nel 1949.
L'interno è un vasto, alto ambiente rettangolare, su cui si affacciano le cappelle, illuminate da bifore e trifore. Dietro l'altare maggiore campeggia il grande sepolcro di Roberto, lievemente danneggiato dai bombardamenti; opera dei fratelli Giovanni e Pacio Bertini, rappresenta la figura seduta del re, ed è sovrastato da un'epigrafe attribuita a Francesco Petrarca ("cernite Robertum regem virtute refertum"), grande ammiratore del sovrano angioino.
La nona cappella conserva la struttura barocca, ed accoglie le sepolture dei Borboni: in particolare, la sontuosa tomba del principe Filippo, primogenito di Carlo III, opera di Giuseppe Sanmartino (1777); di fronte a questa, è il sepolcro della venerabile Maria Cristina di Savoia, regina di Napoli. La prima cappella sulla sinistra, adiacente all'ingresso, ospita invece le spoglie di Salvo d'Acquisto, il carabiniere sacrificatosi, durante la II guerra mondiale, per salvare un gruppo di civili innocenti dalla rappresaglia nazista.
Adiacente alla chiesa è il coro delle Clarisse, che conserva l'originaria struttura trecentesca e resti degli originali affreschi attribuiti a Giotto e alla sua bottega.
Celebre è poi il grandioso chiostro maiolicato delle Clarisse: originariamente di matrice gotica, questo fu trasformato nel 1742 da Domenico Antonio Vaccaro che ne rivestì la struttura e i ben 72 pilastri ottagonali di stupende mattonelle policrome in gusto rococò, disegnate dallo stesso Vaccaro e realizzate dai "riggiolari" napoletani Donato e Giuseppe Massa.
I pilastri, intervallati da sedili, sono decorati con motivi a tralci di viti e glicini, che si avvolgono a spirale fino al capitello di sostegno del pergolato. Sulle spalliere dei sedili, anch'essi maiolicati, sono rappresentati motivi agresti, marinari e mitologici.
Il chiostro vede la presenza di due ampi viali interni che si incrociano al centro e da ampie aree a giardino, prevalentemente destinato ad agrumeto; come si intuisce anche dai temi delle decorazioni, all'epoca esso si caratterizzava più come giardino di delizie che come luogo semplicemente destinato al raccoglimento e alla preghiera. Oggi è un efficace rifugio per chi cerca un angolo di quiete e silenzio nel cuore della città.

per maggiori informazioni:
sito web ufficiale http://www.santachiara.info

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IL CORSO PREMATRIMONIALE

La preparazione al Matrimonio

Tappa obbligata del matrimonio religioso è il corso prematrimoniale.
Questo costituisce per la chiesa un’occasione di verifica della preparazione, della professione di fede dei due sposi e delle basi della loro scelta, ai fini di una vita matrimoniale secondo i dettami della religione.
La durata e le modalità di svolgimento del corso variano a seconda della parrocchia, per cui conviene attivarsi il più presto possibile.
Affinché tale preparazione possa svolgersi con la dovuta serietà e calma è opportuno che i fidanzati, che desiderano celebrare il matrimonio sacramentale, si presentino in Parrocchia almeno un anno prima, in modo da concordare con il sacerdote un cammino di fede adeguato alle esigenze e alle possibilità dei nubendi.
I fidanzati possono decidere di seguire il corso insieme in una delle parrocchie di provenienza oppure in una terza a scelta. A prova della partecipazione viene rilasciato a fine corso un attestato di frequenza, indispensabile per chiedere la celebrazione del matrimonio in chiesa.
Le linee fondamentali della preparazione al matrimonio sono state tracciate dal magistero dei Vescovi italiani, in diversi documenti che offrono precisi orientamenti. Durante gli incontri normalmente si affronta un percorso di catechesi per la preparazione teologica e liturgica dei partecipanti, ma si si discute anche di tematiche più pratiche quali la sessualità, il rapporto affettivo, l’educazione dell’eventuale prole, spesso anche con l’ausilio di professionisti qualificati.
Contrariamente a quanto viene spesso detto alla coppia, la non partecipazione ai corsi prematrimoniali non può costituire un impedimento alla celebrazione delle nozze, tuttavia la partecipazione deve essere considerata moralmente obbligatoria. Compito della parrocchia è venire incontro alle difficoltà dei fidanzati, prevedendo per loro forme diversificate di accompagnamento.

IL VINCOLO MATRIMONIALE

COMUNIONE O SEPARAZIONE DEI BENI?

Dal 20 settembre 1975 a tutti coloro che si sono sposati o che si sposeranno si applica automaticamente il regime patrimoniale della comunione dei beni.
Se i coniugi - dopo il matrimonio - desiderino un regime patrimoniale diverso, ossia di separazione dei beni, potranno provvedervi con atto pubblico davanti ad un notaio. La separazione dei beni può essere chiesta senza alcuna spesa al momento della celebrazione del matrimonio oppure in seguito, rivolgendosi ad un notaio (deve però sussistere il consenso di entrambi i coniugi). Il notaio provvederà a trascrivere l'intervenuta separazione dei beni a margine dell'atto di matrimonio (tale trascrizione è molto importante nei confronti dei terzi).
Se il passaggio dalla comunione alla separazione dei beni è richiesto solo da uno dei due coniugi, occorre rivolgersi al tribunale. La legge contempla diversi casi di scioglimento della comunione.

Comunione dei beni
La comunione legale dei beni è il regime legale previsto dal codice nel caso in cui non vi sia stata una scelta diversa da parte dei coniugi (art. 159 c.c.). La comunione dei beni rappresenta il sistema privilegiato dal legislatore in quanto nella pratica realizza una parità dei coniugi, consentendo loro una gestione ed una titolarità comune del patrimonio familiare. La comunione dei beni si applica automaticamente nel momento della stipulazione del matrimonio, oppure successivamente a richiesta dei due coniugi.
Questi sono i beni che rientrano nella comunione:
• tutti i beni acquistati dai due coniugi, anche separatamente, durante il matrimonio;
• le aziende gestite da entrambi i coniugi e costituite dopo il matrimonio;
• il reddito di un'attività separata dei coniugi;
• il reddito di un bene proprio di uno dei coniugi (ad esempio
• il canone di locazione di un appartamento comprato prima del matrimonio da uno dei coniugi);
• il reddito di un'azienda costituita prima del matrimonio ma gestita da entrambi i coniugi.

Questi i beni che non rientrano nella comunione:
• tutti i beni acquistati da uno dei due coniugi prima del matrimonio;
• i beni che vengono ereditati o acquistati per donazione da uno dei due coniugi durante il matrimonio;
• tutti i beni personali (gioielli, indumenti, libri...);
• tutti i beni che servono all'esercizio della professione di uno dei due coniugi (è necessario dimostrare in tal caso un rapporto diretto ed obiettivo con l'attività);
• ciò che si è ottenuto a titolo di risarcimento di danni patrimoniali e non;
• la pensione corrisposta per la perdita totale o parziale della capacità lavorativa;
• tutti i beni acquistati con il prezzo della vendita dei beni che non erano precedentemente di comproprietà dei due coniugi (art. 179 c.c.).

Separazione dei beni
La separazione dei beni si ha quando ciascuno dei coniugi è il solo proprietario dei beni acquistati durante il matrimonio. Egli ha quindi il diritto di goderli ed amministrarli, salvo naturalmente l'obbligo di contribuire ai bisogni della famiglia in relazione alle proprie sostanze e capacità di lavoro.
Scioglimento della comunione
Lo scioglimento della comunione può avvenire (art. 193 c.c.) in caso di:
• interdizione,
• inabilitazione,
• cattiva amministrazione del patrimonio da parte di uno dei coniugi, sperpero e disordine nella gestione degli affari. In questi casi non è necessario il consenso dell'altro coniuge.
Altre cause di scioglimento della comunione sono:
• l'annullamento,
• lo scioglimento o la cessazione degli effetti civili del matrimonio,
• la separazione personale e il fallimento di uno dei due coniugi.

MI VUOI SPOSARE?

Chiedile di sposarti!

Vuoi sorprendere la tua “lei”? Bene, niente di meglio che chiederle di sposarti! Ma non nel solito modo… Ecco qualche possibile alternativa fuori dal comune. Per esempio puoi organizzare (magari con l’aiuto di amici fidati) una bella serata romantica sulla spiaggia, solo per voi due, in riva al mare al culmine della quale chiederai alla tua fidanzata se vuole sposarti: un bel falò, dolce e spumante, tante coccole… Non potrà dire di no! Oppure, di giorno, sorprendila con la fatidica domanda scritta sulla sabbia dentro un grande cuore… passeggiate sulla spiaggia e, guarda caso, passate proprio vicino al cuore che contiene la tua richiesta! L’idea della festa può andare benissimo anche in casa, dove, a un certo punto, richiamerai l’attenzione della tua ragazza con il microfono e la sorprenderai con una dichiarazione d’amore che terminerà con: “ti prego, non farmi fare brutte figure, dimmi di sì!…” Sempre che la tua “lei” sia il tipo che gradisce questo genere di cose… E se una mattina, affacciandosi alla finestra come al solito, vedesse il suo nome e la richiesta di matrimonio scritta a caratteri cubitali su un cartellone attaccato alla casa di fronte? T’immagini che sorpresa… Sempre che i vicini di casa siano d’accordo! E poi tutti i posti sono l’ideale per fare la domanda più bella del mondo a una donna: a casa, nel parco (dove potresti preparare la scena con tanti palloncini colorati che si liberano nel cielo quando le chiedi di sposarti), a ristorante: in questo caso potresti farle servire un piatto coperto, il cameriere lo apre e… dentro c’è un anello! Oppure un semplice bigliettino con su scritto: “Voglio stare con te per sempre…e tu? Sposiamoci!”…Se proprio vuoi strafare, noleggia una bellissima macchina d’epoca, o una Limousine, e porta la tua ragazza a fare un giro nei posti più belli e romantici, e poi chiedile di sposarti… Se l’auto non ti sembra una buona idea, ricorri alla carrozza e al cavallo: farai un figurone! Se la futura sposa ama gli animali, puoi sempre regalarle un gattino o un cagnolino dolcissimi; insieme al cucciolo ci sarà anche il bigliettino con la tanto attesa domanda…Altrimenti hai presente quei piccoli aerei che passano con le strisce pubblicitarie attaccate alla coda? Ecco, invece della pubblicità potresti far volare in cielo la tua richiesta di matrimonio: sei con la tua ragazza e, a un certo momento, sentite il rumore dell’aereo che passa. Alzate gli occhi e vedete l’aereo che ha dietro una strana figura… sembra un cuore! Lei legge il suo nome e la domanda fatidica… Che te ne pare?
Se hai altre idee non esitare a condividerle con la comunity di Sposidoc.

BIANCHERIA INTIMA PER LA PRIMA NOTTE

Lingerie e sensualità

Mentre in America ovunque si possono trovare siti e negozi che vendono articoli specializzati per la prima notte di nozze, in Italia resiste il mito della giarrettiera, abbinata ad un capo sexy.

Le moderne spose osano indossare intimi di colori aggressivi, come ad esempio il rosso o il blu, ma a farla da padrone è il classicissimo bianco, vuoi perchè meglio celabile sotto l'abito candido, vuoi perchè, tutto sommato, per ogni sposa il proprio matrimonio ha ancora un sapore virginale. Così fra un gioco di pizzi e seta che accarezza la pelle, trasparenze vedo-non vedo e scollature mozzafiato, il candido bianco sposa il sexy, trasformando l'ingenuità e la purezza in accattivante desiderio.
Gli stilisti si sbizzarriscono nell'inventare e disegnare nuovi modelli di intimo in grado di affascinare gli uomini e che facciano sentire splendide le donne.
Alcuni vedono la giovane sposa ancora avvolta nel suo candido velo e coperta da lingerie poco più coprente di questo; addirittura c'è chi trasforma il Baby Doll in una sorta di secondo abito da sposa, lungo sino ai piedi, magari con un ministrascico e qualche spacco per lasciare poco all'immaginazione, per un secondo "si" da dire sotto le candide lenzuola.
Chi non lancia la giarrettiera subito dopo la cerimonia se la tiene ben stretta e se la lascia sfilare solo dal "promesso" sposo. Per quelle che preferiscono il reggicalze è importante che stiano attente alla linea, per evitare l'effetto "salsicciotto" a livello coscia. Unici colori ammessi il bianco o cipria per nascondere le piccole imperfezioni.

AVERE UN FIGLIO

Consigli per rimanere incinta

Per rimanere incinta non esiste una ricetta miracolosa, ma il fatto di condurre una vita sana ne aumenta le probabilità. Se state cercando di avere un figlio provate ad aiutare "la cicogna" seguendo alcune semplici regole:

- Attenzione al fumo: diversi studi hanno dimostrato che il tabacco riduce la fertilità nelle donne e provoca dei problemi di erezione negli uomini.
- Limitare il consumo di alcol: è dannoso per il feto e altera la fertilità.
- Rilassarsi: lo stress e la fatica rendono più fragili e fanno diminuire il desiderio di fare l'amore.
- Attenzione ai medicinali: se si desidera avere un figlio è necessario chiedere consiglio al medico prima di prendere delle medicine che possono interferire con il concepimento.
- Restare in forma: l’obésità e la magrezza eccessiva compromettono la fertilità. Se si vuole avere un figlio bisogna evitare gli eccessi, nei due sensi : il sovrappeso può avere delle conseguenze durante la gravidanza (diabete, ipertensione, problemi di circolazione). D'altro canto, bisogna evitare le diete ferree che alterano il ciclo e interagiscono con gli ormoni: infatti le restrizioni alimentari perturbano il sistema ormonale.
- Evitare alimenti trattati con pesticidi.
- Bere molta acqua. E' il modo migliore per purificare l'organismo; è preferibile usare acque ricche di calcio e magnesio.
- Mangiare alimenti ricchi di fibre: eliminano le tossine e fanno sentire più leggeri

Per rimanere incinta, bisogna fare l'amore più spesso possibile! Anche se i due partner sono fertili, le probabilità di concepimento (possibilità di restare incinta) sono del 15-20 %. Se si fa l'amore senza usare nessun contraccettivo durante il periodo fertile si ha dunque una possibilità su 4/6 di rimanere incinta. Le probabilità diminuiscono con l'aumento dell'età dei partner.
In una coppia fertile, la probabilità di concepimento per ciclo è del 20 % circa. In altri termini, anche se si fa l'amore nel momento in cui sei più fertile, hai solo una possibilità su quattro di rimanere incinta.Quindi la parola d'ordine è: pazienza! Solo una coppia su quattro concepisce un figlio nel mese che segue l'interruzione della contraccezione, e i due terzi durante i sei mesi successivi. L'ultima parola spetta al caso.

Per Lui:
La qualità degli spermatozoi umani sta gravemente diminuendo. Gli spermatozoi compiono un'enorme tragitto per riuscire a fecondare l'ovulo. Dal momento in cui entrano nella vagina a quello dell'eventuale incontro con l'ovulo, devono percorrere un cammino 5000 volte più grande delle loro dimensioni. Un'impresa da titani! E se un uomo è un po' in sovrappeso, stressato, o porta dei pantaloni troppo stretti gli spermatozoi saranno subito più deboli.
Consigli utili:
• Rilassarsi con lo yoga; è un ottimo metodo per il morale e il benessere del corpo in generale.
Preparare piatti ricchi di zinco, selenio e vitamina C.
Evitate l'alcol e il fumo.
Portate i boxer al posto degli slip. Questi ultimi determinano un “effetto sauna” e rallentano il ritmo della riproduzione degli spermatozoi.
Non restare seduti troppo a lungo; è sconsigliato per la salute degli spermatozoi.
• Fare movimento; è un toccasana per il corpo e per la mente, per sentirsi in forma e di buonumore.

Per Lei:
Per concepire un figlio, bisogna fare l'amore nei giorni giusti, cioè nel periodo fertile. Questo periodo corrisponde all'ovulazione, cioè all'espulsione dell'ovocita da parte dell'ovaio. Tale periodo di ovulazione dipende dalla lunghezza del ciclo (inteso come il periodo compreso tra il primo giorno delle mestruazioni e il primo giorno delle mestruazioni seguenti). Durante un ciclo normale di 28 giorni, l'ovulazione si verifica verso il 14esimo giorno; in un ciclo lungo di 35 giorni l'ovulazione avviene verso il 21esimo giorno. Diversi fattori possono, però, variare il giorno dell'ovulazione, si deve quindi allargare il periodo di fertilità dall'undicesimo al diciottesimo giorno. Per conoscere la propria data di ovulazione si può controllare la curva della temperatura: l’ovulazione si verifica al passaggio da una bassa ad un'elevata temperatura, ma bisogna misurare la temperatura al mattino, tutti i giorni, alla stessa ora. Attenzione: l'interpretazione della curva di temperatura spesso può rivelarsi difficile!

• La curva della temperatura (o temperatura basale) aiuta a capire lo svolgimento del ciclo e quindi a trovare il miglior momento per il concepimento.
Come funziona:
E necessario misurare la temperatura ogni giorno, (a partire dal primo giorno del ciclo) appena alzata, alla stessa ora, con lo stesso termometro, quando sei ancora a digiuno. Si potrà osservare che la temperatura, più o meno a metà ciclo, dapprima subisce un calo, quindi risale improvvisamente per poi normalizzarsi con l'arrivo delle mestruazioni. L'ovulazione si verifica proprio al momento dell'innalzamento della temperatura. I giorni giusti, se si desidera una gravidanza, sono il giorno dell'ovulazione, ma anche i 2-3 giorni che la precedono e la seguono.

• I ginecologi prescrivono sempre più spesso i folati, che svolgono un ruolo fondamentale nella prevenzione dell'anemia e nella formazione delle cellule. La vitamine B9 o acido folico fa bene sia alla futura mamma che al feto. Presenti nell'alimentazione, i folati si trovano negli spinaci, il fegato, le croste di formaggio, le uova, ed aiutano a prevenire alcune gravi anomalie nel nascituro come la Spina-Bifida o il labbro leporino. Spesso è necessario un complemento di folati nei tre mesi che precedono il concepimento, per iniziare una gravidanza sicura. Quindi, se si desidera un figlio, è opportuno chiedere consiglio al medico.

FISCO - AGEVOLAZIONI PER LA PRIMA CASA

Sconto fiscale per acquisto prima casa

Le leggi 549/95, 448/98, 488/99 e 388/2000 fissano le condizioni che l’abitazione deve possedere per ottenere lo sconto fiscale per acquisto prima casa che sono le seguenti:
- non deve essere di lusso (i requisiti sono quelli stabiliti dal decreto ministeriale 2 agosto 1969);
- deve essere situata nel Comune dove l'acquirente ha la residenza o la trasferisca entro 18 mesi dall'acquisto, oppure nel Comune in cui lavora;
- se l'acquirente è trasferito all'estero per lavoro, l' immobile deve essere ubicato nel Comune ove ha sede o esercita l'attività il soggetto da cui dipende;
- può essere ovunque in Italia se l'acquirente è emigrato all'estero.

Bonus fiscale: A partire dal I° gennaio 1999 per coloro che entro un anno dalla vendita della precedente casa ne compra un’altra da adibire ad abitazione principale ha diritto ad un credito pari all’imposta di registro o all’IVA pagata sul primo acquisto. La legge 168/82 “ Formica “ stabilisce che chiunque ha acquistato l’abitazione principale dopo il 24 aprile 1982 usufruendo delle agevolazioni prima casa e la vende per comprare un’altra, ha diritto allo sconto fiscale, mentre né è escluso chi ha acquistato prima del 23 maggio 1993 da un’impresa o società immobiliare pagando l’IVA del 4%, in quanto l’aliquota non era agevolata ma ordinaria.
La circolare dell'Agenzia delle Entrate n. 19 del 1° marzo 2001 ha esteso il campo d'azione del "bonus" anche agli acquisti anteriori al 22 maggio 1993, per gli immobili comprati da un' impresa o fatti costruire dietro contratto di appalto e prima del 30 dicembre 1993 per quelli di cui si era assegnatari in cooperativa. Nel momento del suddetto atto la parte acquirente dovrà sostenere la spesa per l’imposta di registro o I.V.A..
La parte acquirente deve dichiarare nell'atto di compravendita:
- di avere la residenza, o di stabilirla entro 18 mesi dall'acquisto, nel territorio del Comune dove è situato l'immobile da acquistare; in caso di mancato trasferimento della residenza (equiparato a dichiarazione mendace), l'acquirente decade dalle agevolazioni con conseguente applicazione di sanzioni;
- di non essere titolare esclusivo (proprietario al 100%) o in comunione con il coniuge (la comproprietà con un soggetto diverso dal coniuge non è ostativa) dei diritti di proprietà, usufrutto, uso e abitazione su un'altra casa situata nello stesso Comune dove sorge l'immobile da comprare;
- di non possedere in Italia, neppure per quote, anche in regime di comunione legale, diritti di proprietà o nuda proprietà, usufrutto, uso e abitazione su altro appartamento acquistato con le agevolazioni fiscali prima casa.
Per fruire del regime fiscale agevolato non è più richiesto, come previsto in precedenza, che l'immobile acquistato sia destinato a propria abitazione principale.
L'acquirente non deve vendere prima di 5 anni l'immobile acquistato con lo sconto fiscale, pena la perdita delle agevolazioni e in più una sanzione pari al 30% delle imposte di registro, ipotecaria e catastale, a meno che non riacquisti entro un anno altro immobile da adibire però a propria abitazione principale, intesa come quella nella quale il contribuente dimora abitualmente. Nel caso in cui la vendita della prima abitazione avvenga dopo i 5 anni dall'acquisto non si decade dalle agevolazioni concesse all'atto della compravendita.

I Nuovi beneficiari della circolare 19/2001:
- Chi, riacquistando una prima casa, ne ha venduto una comprata da un' impresa prima del 22 maggio 1993 con l' Iva al 2% o 4%, o di cui era assegnatario in cooperativa edilizia, anche prima del 30 dicembre 1993. In tali casi deve dimostrare che alla data di acquisto o di assegnazione dell'immobile alienato era in possesso dei requisiti richiesti dalla normativa allora vigente in materia di acquisto della prima casa e che la vendita è avvenuta entro un anno dal riacquisto.
- Chi ha fatto costruire in proprio, con contratto di appalto, l'antecedente prima casa da un' impresa, anche prima del 22 maggio 1993. Il contratto di appalto dovrebbe essere scritto e registrato e, alla data di consegna dell'immobile alienato, il contribuente deve essere stato in possesso dei requisiti allora previsti dalla legge per l'acquisto della prima casa.
- Chi, riacquistando una prima casa, ne ha donato una acquistata dopo il 24 aprile 1982 con i benefici prima casa o con Iva ridotta, purché la donazione sia avvenuta entro un anno dal riacquisto.
- Chi ha dato in permuta una prima casa, in cambio di una nuova. In tal caso la detrazione va calcolata non in base all' imposta di registro pagata per la permuta (che riguarda due immobili), ma in modo proporzionale rispetto all'unico immobile interessato.
- Chi acquista una prima casa in comproprietà, fino al limite dei tributi pagati a titolo di registro o Iva dal singolo comproprietario per la propria quota.
- Chi acquista un immobile non ultimato, a condizione che, una volta ultimato, non sia da considerare "di lusso".
- Chi vende una casa ereditata o avuta in donazione, qualora il defunto o il donatore l'abbia acquistata con i benefici prima casa. Il credito d' imposta si trasferisce agli eredi, va riportato nella denuncia di successione e incrementa l'imponibile da tassare.
- Chi acquista, o ha acquistato e rivenduto, un immobile classificato nella categoria A/10 (uffici), ma di fatto adibito a prima abitazione, a condizione che si possa dimostrare l'effettiva destinazione. Se chi vende l'immobile è un privato, si applica l'imposta di registro del 3% (era del 4% fino al 31 dicembre 1999) sul valore dichiarato, oltre alle imposte ipotecaria e catastale nella misura fissa di euro 168,00 ciascuna.

MATRIMONIO EQUO E SOLIDALE

...PER UN GIORNO DAVVERO SPECIALE!

Il matrimonio è un momento di festa da vivere con le persone più care.
Con un matrimonio equo e solidale questa occasione di felicità può diventare un'opportunità per arricchire e condividere la propria gioia senza rinunciare a qualità ed eleganza e senza far lievitare i costi.
Di possibilità ce ne sono molte, basta rompere uno schema che ci è tramandato culturalmente e decidere che il proprio matrimonio è un’occasione speciale per fare veramente qualcosa di concreto e di importante per chi è più svantaggiato di noi, qualcosa di responsabile ed etico nei confronti di chi ha bisogno, dando anche un buon esempio a tutti gli invitati, che accoglieranno certamente con piacere un’idea nuova e più sensibile verso il mondo.

Continua a seguirci... Nei prossimi post di questo blog approfondiremo insieme l’argomento e segnaleremo tante Associazioni, Cooperative ed Organizzazioni no-profit che attraverso il valore fondamenta della solidarietà potranno rendere il tuo giorno più bello veramente Unico!

E SE NON CI SI SPOSA PIU' ?

COSA FARE IN CASO DI ROTTURA
(tratto da "the italian taste")

E se le cose non vanno bene e lui e lei si accorgono di non essere fatti l'uno per l'altra? Cose che capitano ed è molto meglio che se ne accorgano prima del matrimonio, pensano i più. Come ci si comporta in questi momenti? La correttezza vuole che lui restituisca tutto: lettere, fotografie, eventuali regali di valore e la stessa cosa vale per lei (anello compreso).
Ai conoscenti i genitori daranno la versione della incomunicabilità o della divergenza di carattere, che non è poi tanto lontana dalla verità nella maggior parte dei casi. I panni sporchi è sempre meglio lavarli in famiglia; se i veri motivi sono altri, è meglio non diffonderli ai quattro venti.
Le cose si complicano quando la rottura avviene poco prima delle nozze e sono già stati avviati molti preparativi. Ovviamente deve essere disdetto tutto ciò che concerne la cerimonia e il relativo rinfresco, gli ordinativi di mobili, deve essere rotto il contratto di affitto. Se c'è un mutuo acceso, i problemi sono evidentemente più seri e sta alla correttezza e alla civiltà delle famiglie coinvolte trovare un'intesa.
Infine vanno restituiti tutti i regali accompagnando questi ultimi con due righe o con una telefonata se i rapporti sono più stretti. Il testo del biglietto potrebbe suonare presso a poco così se a spedirlo è uno dei genitori di lei:

"Cari Paolo ed Olga, oggi Maria ha provveduto a spedirvi il regalo che le avevate mandato per il suo matrimonio con tanta generosità e premura. Infatti di comune accordo lei e Carlo hanno deciso di rompere il fidanzamento visto che dopo attente riflessioni si sono accorti di avere troppe divergenze. Hanno valutato che questi contrasti avrebbero sicuramente minato il loro progetto di vita in comune. Rimarranno comunque amici. Ciò non toglie che io mi senta molto mortificata nei confronti di chi come voi ha dimostrato tanta partecipazione. Vi saluto esprimendovi ancora tutta la mia gratitudine e le mie più profonde scuse"
Rosa Bianchi

Naturalmente il testo è un po' formale, a volte bastano parole più semplici del tipo
"Cari Paolo ed Olga, oggi Maria ha provveduto a spedirvi il regalo che le avevatemandato per il suo matrimonio con tanta generosità. Purtroppo lei e Carlo hanno deciso di non sposarsi più a causa di gravi divergenze di carattere che sono emerse negli ultimi tempi. Sono molto mortificata per quanto è successo e vi prego di accettare le mie più sentite scuse. Con affetto"

Rosa

Oggi con Internet che ha sostituito la posta normale, queste lettere possono essere sostituite da email. Rimane sempre il fatto che per evitare lo stress di dover parlare con tutti raccontando nei dettagli il perché e il per come, la soluzione migliore resta quella di impacchettare tutti i regali e rispedirli e affidare a due righe il motivo. Per tutto quello che è stato scritto è ovvio che la rottura non comporta solo un trauma per i due fidanzati ma è anche una vera e propria strada in salita per tutta la famiglia. Quindi il buon senso impone di prendere la decisione di sposarsi quando si è sicurissimi di quello che si fa.

ADDIO AL CELIBATO E NUBILATO

Tante simpatiche idee per una divertente festa!

Ecco tante idee divertenti per rendere la festa di addio al celibato/nubilato veramente originale e briosa...
Si può per esempio organizzare una cena a tema, o con una caccia al tesoro "piccante", oppure portare gli amici a vedere un cabaret. Si può festeggiare in un night…maschile o femminile, oppure partire per un weekend in campeggio vicino ai locali notturni. Che ne dite di una cena originale su una barca-ristorante? Oppure trascorrere una piacevole serata sulla spiaggia con tanto di barbecue, musica e tanto vino e birra. Mi raccomando, durante la serata non devono mancare gli scherzi goliardici organizzati dagli amici (come far uscire una biondina da una torta, o un provocante spogliarelli).
Per una serata indimenticabile rivogiti alle aziende specializzate presenti sul portale www.sposidoc.it .
E tu come oganizzerai tale evento? Raccontaci le tue idee commentando il post.

IL LETTO DEGLI SPOSI

LA SCELTA DEL MATERASSO

Il letto matrimoniale rappresenta da sempre il simbolo più forte e significativo dell'unione coniugale.
Di fondamentale importanza è la scelta del materasso che garantisca un riposo sano ed equilibrato. I tipi di materasso reperibili sul mercato sono fondamentalmente tre, e dire quale sia il migliore non avrebbe molto senso, dato che ogni possibile giudizio è altamente soggettivo. Solo attraverso la conoscenza delle caratteristiche ognuno potrà valutare e scegliere il materasso in grado di soddisfare nel modo migliore le proprie esigenze.
Le 3 tipologie principali:
- materassi tradizionali o a molle
- materassi in schiuma di lattice
- materassi realizzati con materiali visco-elastici
Materassi Tradizionali o a Molle:
E' la tipologia classica. Nonostante siano presenti sul mercato da diversi anni sono comunque materassi di primissima qualità, garantita da grandi marchi e documentata dall'esperienza e dall'evoluzione maturata in decenni di studio e progettazione. Al top qualitativo dei materassi a molle si trovato soluzioni all'avanguardia sia per i materiali ed i tessuti utilizzati, come il cashmere per il lato invernale ed il lino per quello estivo, sia per le caratteristiche ergonomiche, dalle 5 alle 7 zone a portanza differenziata per accogliere ogni parte del corpo. Da non sottovalutare inoltre, la durata della garanzia, che può arrivare anche fino a vent'anni, contro i tre/cinque per i materassi in lattice.
Materassi in Schiuma di Lattice:
La schiuma di lattice ha conosciuto un grande successo negli ultimi anni e, mentre inizialmente il costo di un materasso in lattice era quasi proibitivo, oramai i prezzi sono notevolmente scesi e molte più persone ne hanno sperimentato confort e qualità. Sono materassi interamente sfoderabili, in genere rivestiti con tessuti naturali e trattati in modo da risultare anallergici; anche fra questi materassi esiste un'ampia possibilità di scegliere fra diverse caratteristiche, come ad esempio la presenza o meno delle zone a portanza differenziata.Va tuttavia rilevato che la durata della garanzia per i materassi in schiuma di lattice è veramente limitata e in genere si aggira intorno ai 5 anni.
Materassi in materiali visco-elastici:
Questi materassi sono realizzati con una particolare schiuma, detta appunto visco-elastica, un materiale termosensibile che ha come principale caratteristica l'altissima capacità di adattamento alla forma del corpo umano.
Proprio sfruttandone il calore, infatti, i materassi realizzati con tali materiali, si modellano adattandosi perfettamente alle caratteristiche della persona che vi si sdraia sopra, garantendo un riposo ottimale ed una postura sempre corretta della colonna vertebrale. Sono l'ideale anche per chi soffre di cervicale. Inoltre questi materassi sono anallergici e con trattamento antiacaro e antibatterico, interamente sfoderabili. Il Materiale dei materassi (e cuscini) è una schiuma di poliuretano visco-elastica sensibile alle temperature ad alta densità con una struttura a cellule aperte. E' studiato per diventare più morbido a temperature calde e più rigido a temperature fredde. Il materiale si ammorbidisce rapidamente sotto l'influenza del calore del corpo, adattandosi alla sua forma e distribuendo la pressione in modo uniforme. Una volta che la pressione è stata rimossa, il materiale ritorna alla sua forma originale. E' trattato con un agente anti-batteriologico, il quale previene l'esistenza di batteri nel materiale.
Alla classica domanda "qual'è il materasso migliore?" la risposta è semplice: "Non esiste quello migliore! Esiste quello che garantisce una perfetta ergonomicità e che dia il giusto sostegno".
Gli ortopedici invitano a non prediligere un materasso troppo rigido, mentre è bene che la rete, possibilmente a doghe, sia ben sostenuta e non crei avvallamenti.
Sul portale www.sposidoc.it troverai affermate Aziende del settore, pronte a consigliarti al meglio.

E tu quale materasso preferisci? Scrivilo sul blog di sposidoc!