LE CHIESE DI NAPOLI - Santa Chiara

Chiesa di Santa Chiara

La chiesa e il complesso monastico di Santa Chiara furono edificati tra il 1310 e il 1340 per volere di Roberto d'Angiò e della regina Sancia nei pressi della cinta muraria occidentale, all'inizio del decumano inferiore (oggi S. Biagio dei Librai, o Spaccanapoli).
La chiesa fu originariamente costruita in forme gotiche provenzali da Gagliardo Primario, ma tra il XVII e il XVIII secolo fu ampiamente ristrutturata in stile barocco. Dopo i bombardamenti che la colpirono pesantemente nel 1943, e un incendio che la distrusse quasi interamente, è stata riportata all'aspetto iniziale con un restauro conclusosi nel 1953.
La facciata è sobria e imponente, con un grande rosone centrale. Il campanile, separato dalla struttura, fu iniziato nel 1328, ma completato solo nel '500, quando fu dotato anche di cinque campane; queste, cadute per il bombardamento del 1943, furono rimesse al loro posto nel 1949.
L'interno è un vasto, alto ambiente rettangolare, su cui si affacciano le cappelle, illuminate da bifore e trifore. Dietro l'altare maggiore campeggia il grande sepolcro di Roberto, lievemente danneggiato dai bombardamenti; opera dei fratelli Giovanni e Pacio Bertini, rappresenta la figura seduta del re, ed è sovrastato da un'epigrafe attribuita a Francesco Petrarca ("cernite Robertum regem virtute refertum"), grande ammiratore del sovrano angioino.
La nona cappella conserva la struttura barocca, ed accoglie le sepolture dei Borboni: in particolare, la sontuosa tomba del principe Filippo, primogenito di Carlo III, opera di Giuseppe Sanmartino (1777); di fronte a questa, è il sepolcro della venerabile Maria Cristina di Savoia, regina di Napoli. La prima cappella sulla sinistra, adiacente all'ingresso, ospita invece le spoglie di Salvo d'Acquisto, il carabiniere sacrificatosi, durante la II guerra mondiale, per salvare un gruppo di civili innocenti dalla rappresaglia nazista.
Adiacente alla chiesa è il coro delle Clarisse, che conserva l'originaria struttura trecentesca e resti degli originali affreschi attribuiti a Giotto e alla sua bottega.
Celebre è poi il grandioso chiostro maiolicato delle Clarisse: originariamente di matrice gotica, questo fu trasformato nel 1742 da Domenico Antonio Vaccaro che ne rivestì la struttura e i ben 72 pilastri ottagonali di stupende mattonelle policrome in gusto rococò, disegnate dallo stesso Vaccaro e realizzate dai "riggiolari" napoletani Donato e Giuseppe Massa.
I pilastri, intervallati da sedili, sono decorati con motivi a tralci di viti e glicini, che si avvolgono a spirale fino al capitello di sostegno del pergolato. Sulle spalliere dei sedili, anch'essi maiolicati, sono rappresentati motivi agresti, marinari e mitologici.
Il chiostro vede la presenza di due ampi viali interni che si incrociano al centro e da ampie aree a giardino, prevalentemente destinato ad agrumeto; come si intuisce anche dai temi delle decorazioni, all'epoca esso si caratterizzava più come giardino di delizie che come luogo semplicemente destinato al raccoglimento e alla preghiera. Oggi è un efficace rifugio per chi cerca un angolo di quiete e silenzio nel cuore della città.

per maggiori informazioni:
sito web ufficiale http://www.santachiara.info

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IL CORSO PREMATRIMONIALE

La preparazione al Matrimonio

Tappa obbligata del matrimonio religioso è il corso prematrimoniale.
Questo costituisce per la chiesa un’occasione di verifica della preparazione, della professione di fede dei due sposi e delle basi della loro scelta, ai fini di una vita matrimoniale secondo i dettami della religione.
La durata e le modalità di svolgimento del corso variano a seconda della parrocchia, per cui conviene attivarsi il più presto possibile.
Affinché tale preparazione possa svolgersi con la dovuta serietà e calma è opportuno che i fidanzati, che desiderano celebrare il matrimonio sacramentale, si presentino in Parrocchia almeno un anno prima, in modo da concordare con il sacerdote un cammino di fede adeguato alle esigenze e alle possibilità dei nubendi.
I fidanzati possono decidere di seguire il corso insieme in una delle parrocchie di provenienza oppure in una terza a scelta. A prova della partecipazione viene rilasciato a fine corso un attestato di frequenza, indispensabile per chiedere la celebrazione del matrimonio in chiesa.
Le linee fondamentali della preparazione al matrimonio sono state tracciate dal magistero dei Vescovi italiani, in diversi documenti che offrono precisi orientamenti. Durante gli incontri normalmente si affronta un percorso di catechesi per la preparazione teologica e liturgica dei partecipanti, ma si si discute anche di tematiche più pratiche quali la sessualità, il rapporto affettivo, l’educazione dell’eventuale prole, spesso anche con l’ausilio di professionisti qualificati.
Contrariamente a quanto viene spesso detto alla coppia, la non partecipazione ai corsi prematrimoniali non può costituire un impedimento alla celebrazione delle nozze, tuttavia la partecipazione deve essere considerata moralmente obbligatoria. Compito della parrocchia è venire incontro alle difficoltà dei fidanzati, prevedendo per loro forme diversificate di accompagnamento.

IL VINCOLO MATRIMONIALE

COMUNIONE O SEPARAZIONE DEI BENI?

Dal 20 settembre 1975 a tutti coloro che si sono sposati o che si sposeranno si applica automaticamente il regime patrimoniale della comunione dei beni.
Se i coniugi - dopo il matrimonio - desiderino un regime patrimoniale diverso, ossia di separazione dei beni, potranno provvedervi con atto pubblico davanti ad un notaio. La separazione dei beni può essere chiesta senza alcuna spesa al momento della celebrazione del matrimonio oppure in seguito, rivolgendosi ad un notaio (deve però sussistere il consenso di entrambi i coniugi). Il notaio provvederà a trascrivere l'intervenuta separazione dei beni a margine dell'atto di matrimonio (tale trascrizione è molto importante nei confronti dei terzi).
Se il passaggio dalla comunione alla separazione dei beni è richiesto solo da uno dei due coniugi, occorre rivolgersi al tribunale. La legge contempla diversi casi di scioglimento della comunione.

Comunione dei beni
La comunione legale dei beni è il regime legale previsto dal codice nel caso in cui non vi sia stata una scelta diversa da parte dei coniugi (art. 159 c.c.). La comunione dei beni rappresenta il sistema privilegiato dal legislatore in quanto nella pratica realizza una parità dei coniugi, consentendo loro una gestione ed una titolarità comune del patrimonio familiare. La comunione dei beni si applica automaticamente nel momento della stipulazione del matrimonio, oppure successivamente a richiesta dei due coniugi.
Questi sono i beni che rientrano nella comunione:
• tutti i beni acquistati dai due coniugi, anche separatamente, durante il matrimonio;
• le aziende gestite da entrambi i coniugi e costituite dopo il matrimonio;
• il reddito di un'attività separata dei coniugi;
• il reddito di un bene proprio di uno dei coniugi (ad esempio
• il canone di locazione di un appartamento comprato prima del matrimonio da uno dei coniugi);
• il reddito di un'azienda costituita prima del matrimonio ma gestita da entrambi i coniugi.

Questi i beni che non rientrano nella comunione:
• tutti i beni acquistati da uno dei due coniugi prima del matrimonio;
• i beni che vengono ereditati o acquistati per donazione da uno dei due coniugi durante il matrimonio;
• tutti i beni personali (gioielli, indumenti, libri...);
• tutti i beni che servono all'esercizio della professione di uno dei due coniugi (è necessario dimostrare in tal caso un rapporto diretto ed obiettivo con l'attività);
• ciò che si è ottenuto a titolo di risarcimento di danni patrimoniali e non;
• la pensione corrisposta per la perdita totale o parziale della capacità lavorativa;
• tutti i beni acquistati con il prezzo della vendita dei beni che non erano precedentemente di comproprietà dei due coniugi (art. 179 c.c.).

Separazione dei beni
La separazione dei beni si ha quando ciascuno dei coniugi è il solo proprietario dei beni acquistati durante il matrimonio. Egli ha quindi il diritto di goderli ed amministrarli, salvo naturalmente l'obbligo di contribuire ai bisogni della famiglia in relazione alle proprie sostanze e capacità di lavoro.
Scioglimento della comunione
Lo scioglimento della comunione può avvenire (art. 193 c.c.) in caso di:
• interdizione,
• inabilitazione,
• cattiva amministrazione del patrimonio da parte di uno dei coniugi, sperpero e disordine nella gestione degli affari. In questi casi non è necessario il consenso dell'altro coniuge.
Altre cause di scioglimento della comunione sono:
• l'annullamento,
• lo scioglimento o la cessazione degli effetti civili del matrimonio,
• la separazione personale e il fallimento di uno dei due coniugi.

MI VUOI SPOSARE?

Chiedile di sposarti!

Vuoi sorprendere la tua “lei”? Bene, niente di meglio che chiederle di sposarti! Ma non nel solito modo… Ecco qualche possibile alternativa fuori dal comune. Per esempio puoi organizzare (magari con l’aiuto di amici fidati) una bella serata romantica sulla spiaggia, solo per voi due, in riva al mare al culmine della quale chiederai alla tua fidanzata se vuole sposarti: un bel falò, dolce e spumante, tante coccole… Non potrà dire di no! Oppure, di giorno, sorprendila con la fatidica domanda scritta sulla sabbia dentro un grande cuore… passeggiate sulla spiaggia e, guarda caso, passate proprio vicino al cuore che contiene la tua richiesta! L’idea della festa può andare benissimo anche in casa, dove, a un certo punto, richiamerai l’attenzione della tua ragazza con il microfono e la sorprenderai con una dichiarazione d’amore che terminerà con: “ti prego, non farmi fare brutte figure, dimmi di sì!…” Sempre che la tua “lei” sia il tipo che gradisce questo genere di cose… E se una mattina, affacciandosi alla finestra come al solito, vedesse il suo nome e la richiesta di matrimonio scritta a caratteri cubitali su un cartellone attaccato alla casa di fronte? T’immagini che sorpresa… Sempre che i vicini di casa siano d’accordo! E poi tutti i posti sono l’ideale per fare la domanda più bella del mondo a una donna: a casa, nel parco (dove potresti preparare la scena con tanti palloncini colorati che si liberano nel cielo quando le chiedi di sposarti), a ristorante: in questo caso potresti farle servire un piatto coperto, il cameriere lo apre e… dentro c’è un anello! Oppure un semplice bigliettino con su scritto: “Voglio stare con te per sempre…e tu? Sposiamoci!”…Se proprio vuoi strafare, noleggia una bellissima macchina d’epoca, o una Limousine, e porta la tua ragazza a fare un giro nei posti più belli e romantici, e poi chiedile di sposarti… Se l’auto non ti sembra una buona idea, ricorri alla carrozza e al cavallo: farai un figurone! Se la futura sposa ama gli animali, puoi sempre regalarle un gattino o un cagnolino dolcissimi; insieme al cucciolo ci sarà anche il bigliettino con la tanto attesa domanda…Altrimenti hai presente quei piccoli aerei che passano con le strisce pubblicitarie attaccate alla coda? Ecco, invece della pubblicità potresti far volare in cielo la tua richiesta di matrimonio: sei con la tua ragazza e, a un certo momento, sentite il rumore dell’aereo che passa. Alzate gli occhi e vedete l’aereo che ha dietro una strana figura… sembra un cuore! Lei legge il suo nome e la domanda fatidica… Che te ne pare?
Se hai altre idee non esitare a condividerle con la comunity di Sposidoc.

BIANCHERIA INTIMA PER LA PRIMA NOTTE

Lingerie e sensualità

Mentre in America ovunque si possono trovare siti e negozi che vendono articoli specializzati per la prima notte di nozze, in Italia resiste il mito della giarrettiera, abbinata ad un capo sexy.

Le moderne spose osano indossare intimi di colori aggressivi, come ad esempio il rosso o il blu, ma a farla da padrone è il classicissimo bianco, vuoi perchè meglio celabile sotto l'abito candido, vuoi perchè, tutto sommato, per ogni sposa il proprio matrimonio ha ancora un sapore virginale. Così fra un gioco di pizzi e seta che accarezza la pelle, trasparenze vedo-non vedo e scollature mozzafiato, il candido bianco sposa il sexy, trasformando l'ingenuità e la purezza in accattivante desiderio.
Gli stilisti si sbizzarriscono nell'inventare e disegnare nuovi modelli di intimo in grado di affascinare gli uomini e che facciano sentire splendide le donne.
Alcuni vedono la giovane sposa ancora avvolta nel suo candido velo e coperta da lingerie poco più coprente di questo; addirittura c'è chi trasforma il Baby Doll in una sorta di secondo abito da sposa, lungo sino ai piedi, magari con un ministrascico e qualche spacco per lasciare poco all'immaginazione, per un secondo "si" da dire sotto le candide lenzuola.
Chi non lancia la giarrettiera subito dopo la cerimonia se la tiene ben stretta e se la lascia sfilare solo dal "promesso" sposo. Per quelle che preferiscono il reggicalze è importante che stiano attente alla linea, per evitare l'effetto "salsicciotto" a livello coscia. Unici colori ammessi il bianco o cipria per nascondere le piccole imperfezioni.

AVERE UN FIGLIO

Consigli per rimanere incinta

Per rimanere incinta non esiste una ricetta miracolosa, ma il fatto di condurre una vita sana ne aumenta le probabilità. Se state cercando di avere un figlio provate ad aiutare "la cicogna" seguendo alcune semplici regole:

- Attenzione al fumo: diversi studi hanno dimostrato che il tabacco riduce la fertilità nelle donne e provoca dei problemi di erezione negli uomini.
- Limitare il consumo di alcol: è dannoso per il feto e altera la fertilità.
- Rilassarsi: lo stress e la fatica rendono più fragili e fanno diminuire il desiderio di fare l'amore.
- Attenzione ai medicinali: se si desidera avere un figlio è necessario chiedere consiglio al medico prima di prendere delle medicine che possono interferire con il concepimento.
- Restare in forma: l’obésità e la magrezza eccessiva compromettono la fertilità. Se si vuole avere un figlio bisogna evitare gli eccessi, nei due sensi : il sovrappeso può avere delle conseguenze durante la gravidanza (diabete, ipertensione, problemi di circolazione). D'altro canto, bisogna evitare le diete ferree che alterano il ciclo e interagiscono con gli ormoni: infatti le restrizioni alimentari perturbano il sistema ormonale.
- Evitare alimenti trattati con pesticidi.
- Bere molta acqua. E' il modo migliore per purificare l'organismo; è preferibile usare acque ricche di calcio e magnesio.
- Mangiare alimenti ricchi di fibre: eliminano le tossine e fanno sentire più leggeri

Per rimanere incinta, bisogna fare l'amore più spesso possibile! Anche se i due partner sono fertili, le probabilità di concepimento (possibilità di restare incinta) sono del 15-20 %. Se si fa l'amore senza usare nessun contraccettivo durante il periodo fertile si ha dunque una possibilità su 4/6 di rimanere incinta. Le probabilità diminuiscono con l'aumento dell'età dei partner.
In una coppia fertile, la probabilità di concepimento per ciclo è del 20 % circa. In altri termini, anche se si fa l'amore nel momento in cui sei più fertile, hai solo una possibilità su quattro di rimanere incinta.Quindi la parola d'ordine è: pazienza! Solo una coppia su quattro concepisce un figlio nel mese che segue l'interruzione della contraccezione, e i due terzi durante i sei mesi successivi. L'ultima parola spetta al caso.

Per Lui:
La qualità degli spermatozoi umani sta gravemente diminuendo. Gli spermatozoi compiono un'enorme tragitto per riuscire a fecondare l'ovulo. Dal momento in cui entrano nella vagina a quello dell'eventuale incontro con l'ovulo, devono percorrere un cammino 5000 volte più grande delle loro dimensioni. Un'impresa da titani! E se un uomo è un po' in sovrappeso, stressato, o porta dei pantaloni troppo stretti gli spermatozoi saranno subito più deboli.
Consigli utili:
• Rilassarsi con lo yoga; è un ottimo metodo per il morale e il benessere del corpo in generale.
Preparare piatti ricchi di zinco, selenio e vitamina C.
Evitate l'alcol e il fumo.
Portate i boxer al posto degli slip. Questi ultimi determinano un “effetto sauna” e rallentano il ritmo della riproduzione degli spermatozoi.
Non restare seduti troppo a lungo; è sconsigliato per la salute degli spermatozoi.
• Fare movimento; è un toccasana per il corpo e per la mente, per sentirsi in forma e di buonumore.

Per Lei:
Per concepire un figlio, bisogna fare l'amore nei giorni giusti, cioè nel periodo fertile. Questo periodo corrisponde all'ovulazione, cioè all'espulsione dell'ovocita da parte dell'ovaio. Tale periodo di ovulazione dipende dalla lunghezza del ciclo (inteso come il periodo compreso tra il primo giorno delle mestruazioni e il primo giorno delle mestruazioni seguenti). Durante un ciclo normale di 28 giorni, l'ovulazione si verifica verso il 14esimo giorno; in un ciclo lungo di 35 giorni l'ovulazione avviene verso il 21esimo giorno. Diversi fattori possono, però, variare il giorno dell'ovulazione, si deve quindi allargare il periodo di fertilità dall'undicesimo al diciottesimo giorno. Per conoscere la propria data di ovulazione si può controllare la curva della temperatura: l’ovulazione si verifica al passaggio da una bassa ad un'elevata temperatura, ma bisogna misurare la temperatura al mattino, tutti i giorni, alla stessa ora. Attenzione: l'interpretazione della curva di temperatura spesso può rivelarsi difficile!

• La curva della temperatura (o temperatura basale) aiuta a capire lo svolgimento del ciclo e quindi a trovare il miglior momento per il concepimento.
Come funziona:
E necessario misurare la temperatura ogni giorno, (a partire dal primo giorno del ciclo) appena alzata, alla stessa ora, con lo stesso termometro, quando sei ancora a digiuno. Si potrà osservare che la temperatura, più o meno a metà ciclo, dapprima subisce un calo, quindi risale improvvisamente per poi normalizzarsi con l'arrivo delle mestruazioni. L'ovulazione si verifica proprio al momento dell'innalzamento della temperatura. I giorni giusti, se si desidera una gravidanza, sono il giorno dell'ovulazione, ma anche i 2-3 giorni che la precedono e la seguono.

• I ginecologi prescrivono sempre più spesso i folati, che svolgono un ruolo fondamentale nella prevenzione dell'anemia e nella formazione delle cellule. La vitamine B9 o acido folico fa bene sia alla futura mamma che al feto. Presenti nell'alimentazione, i folati si trovano negli spinaci, il fegato, le croste di formaggio, le uova, ed aiutano a prevenire alcune gravi anomalie nel nascituro come la Spina-Bifida o il labbro leporino. Spesso è necessario un complemento di folati nei tre mesi che precedono il concepimento, per iniziare una gravidanza sicura. Quindi, se si desidera un figlio, è opportuno chiedere consiglio al medico.

FISCO - AGEVOLAZIONI PER LA PRIMA CASA

Sconto fiscale per acquisto prima casa

Le leggi 549/95, 448/98, 488/99 e 388/2000 fissano le condizioni che l’abitazione deve possedere per ottenere lo sconto fiscale per acquisto prima casa che sono le seguenti:
- non deve essere di lusso (i requisiti sono quelli stabiliti dal decreto ministeriale 2 agosto 1969);
- deve essere situata nel Comune dove l'acquirente ha la residenza o la trasferisca entro 18 mesi dall'acquisto, oppure nel Comune in cui lavora;
- se l'acquirente è trasferito all'estero per lavoro, l' immobile deve essere ubicato nel Comune ove ha sede o esercita l'attività il soggetto da cui dipende;
- può essere ovunque in Italia se l'acquirente è emigrato all'estero.

Bonus fiscale: A partire dal I° gennaio 1999 per coloro che entro un anno dalla vendita della precedente casa ne compra un’altra da adibire ad abitazione principale ha diritto ad un credito pari all’imposta di registro o all’IVA pagata sul primo acquisto. La legge 168/82 “ Formica “ stabilisce che chiunque ha acquistato l’abitazione principale dopo il 24 aprile 1982 usufruendo delle agevolazioni prima casa e la vende per comprare un’altra, ha diritto allo sconto fiscale, mentre né è escluso chi ha acquistato prima del 23 maggio 1993 da un’impresa o società immobiliare pagando l’IVA del 4%, in quanto l’aliquota non era agevolata ma ordinaria.
La circolare dell'Agenzia delle Entrate n. 19 del 1° marzo 2001 ha esteso il campo d'azione del "bonus" anche agli acquisti anteriori al 22 maggio 1993, per gli immobili comprati da un' impresa o fatti costruire dietro contratto di appalto e prima del 30 dicembre 1993 per quelli di cui si era assegnatari in cooperativa. Nel momento del suddetto atto la parte acquirente dovrà sostenere la spesa per l’imposta di registro o I.V.A..
La parte acquirente deve dichiarare nell'atto di compravendita:
- di avere la residenza, o di stabilirla entro 18 mesi dall'acquisto, nel territorio del Comune dove è situato l'immobile da acquistare; in caso di mancato trasferimento della residenza (equiparato a dichiarazione mendace), l'acquirente decade dalle agevolazioni con conseguente applicazione di sanzioni;
- di non essere titolare esclusivo (proprietario al 100%) o in comunione con il coniuge (la comproprietà con un soggetto diverso dal coniuge non è ostativa) dei diritti di proprietà, usufrutto, uso e abitazione su un'altra casa situata nello stesso Comune dove sorge l'immobile da comprare;
- di non possedere in Italia, neppure per quote, anche in regime di comunione legale, diritti di proprietà o nuda proprietà, usufrutto, uso e abitazione su altro appartamento acquistato con le agevolazioni fiscali prima casa.
Per fruire del regime fiscale agevolato non è più richiesto, come previsto in precedenza, che l'immobile acquistato sia destinato a propria abitazione principale.
L'acquirente non deve vendere prima di 5 anni l'immobile acquistato con lo sconto fiscale, pena la perdita delle agevolazioni e in più una sanzione pari al 30% delle imposte di registro, ipotecaria e catastale, a meno che non riacquisti entro un anno altro immobile da adibire però a propria abitazione principale, intesa come quella nella quale il contribuente dimora abitualmente. Nel caso in cui la vendita della prima abitazione avvenga dopo i 5 anni dall'acquisto non si decade dalle agevolazioni concesse all'atto della compravendita.

I Nuovi beneficiari della circolare 19/2001:
- Chi, riacquistando una prima casa, ne ha venduto una comprata da un' impresa prima del 22 maggio 1993 con l' Iva al 2% o 4%, o di cui era assegnatario in cooperativa edilizia, anche prima del 30 dicembre 1993. In tali casi deve dimostrare che alla data di acquisto o di assegnazione dell'immobile alienato era in possesso dei requisiti richiesti dalla normativa allora vigente in materia di acquisto della prima casa e che la vendita è avvenuta entro un anno dal riacquisto.
- Chi ha fatto costruire in proprio, con contratto di appalto, l'antecedente prima casa da un' impresa, anche prima del 22 maggio 1993. Il contratto di appalto dovrebbe essere scritto e registrato e, alla data di consegna dell'immobile alienato, il contribuente deve essere stato in possesso dei requisiti allora previsti dalla legge per l'acquisto della prima casa.
- Chi, riacquistando una prima casa, ne ha donato una acquistata dopo il 24 aprile 1982 con i benefici prima casa o con Iva ridotta, purché la donazione sia avvenuta entro un anno dal riacquisto.
- Chi ha dato in permuta una prima casa, in cambio di una nuova. In tal caso la detrazione va calcolata non in base all' imposta di registro pagata per la permuta (che riguarda due immobili), ma in modo proporzionale rispetto all'unico immobile interessato.
- Chi acquista una prima casa in comproprietà, fino al limite dei tributi pagati a titolo di registro o Iva dal singolo comproprietario per la propria quota.
- Chi acquista un immobile non ultimato, a condizione che, una volta ultimato, non sia da considerare "di lusso".
- Chi vende una casa ereditata o avuta in donazione, qualora il defunto o il donatore l'abbia acquistata con i benefici prima casa. Il credito d' imposta si trasferisce agli eredi, va riportato nella denuncia di successione e incrementa l'imponibile da tassare.
- Chi acquista, o ha acquistato e rivenduto, un immobile classificato nella categoria A/10 (uffici), ma di fatto adibito a prima abitazione, a condizione che si possa dimostrare l'effettiva destinazione. Se chi vende l'immobile è un privato, si applica l'imposta di registro del 3% (era del 4% fino al 31 dicembre 1999) sul valore dichiarato, oltre alle imposte ipotecaria e catastale nella misura fissa di euro 168,00 ciascuna.

MATRIMONIO EQUO E SOLIDALE

...PER UN GIORNO DAVVERO SPECIALE!

Il matrimonio è un momento di festa da vivere con le persone più care.
Con un matrimonio equo e solidale questa occasione di felicità può diventare un'opportunità per arricchire e condividere la propria gioia senza rinunciare a qualità ed eleganza e senza far lievitare i costi.
Di possibilità ce ne sono molte, basta rompere uno schema che ci è tramandato culturalmente e decidere che il proprio matrimonio è un’occasione speciale per fare veramente qualcosa di concreto e di importante per chi è più svantaggiato di noi, qualcosa di responsabile ed etico nei confronti di chi ha bisogno, dando anche un buon esempio a tutti gli invitati, che accoglieranno certamente con piacere un’idea nuova e più sensibile verso il mondo.

Continua a seguirci... Nei prossimi post di questo blog approfondiremo insieme l’argomento e segnaleremo tante Associazioni, Cooperative ed Organizzazioni no-profit che attraverso il valore fondamenta della solidarietà potranno rendere il tuo giorno più bello veramente Unico!

E SE NON CI SI SPOSA PIU' ?

COSA FARE IN CASO DI ROTTURA
(tratto da "the italian taste")

E se le cose non vanno bene e lui e lei si accorgono di non essere fatti l'uno per l'altra? Cose che capitano ed è molto meglio che se ne accorgano prima del matrimonio, pensano i più. Come ci si comporta in questi momenti? La correttezza vuole che lui restituisca tutto: lettere, fotografie, eventuali regali di valore e la stessa cosa vale per lei (anello compreso).
Ai conoscenti i genitori daranno la versione della incomunicabilità o della divergenza di carattere, che non è poi tanto lontana dalla verità nella maggior parte dei casi. I panni sporchi è sempre meglio lavarli in famiglia; se i veri motivi sono altri, è meglio non diffonderli ai quattro venti.
Le cose si complicano quando la rottura avviene poco prima delle nozze e sono già stati avviati molti preparativi. Ovviamente deve essere disdetto tutto ciò che concerne la cerimonia e il relativo rinfresco, gli ordinativi di mobili, deve essere rotto il contratto di affitto. Se c'è un mutuo acceso, i problemi sono evidentemente più seri e sta alla correttezza e alla civiltà delle famiglie coinvolte trovare un'intesa.
Infine vanno restituiti tutti i regali accompagnando questi ultimi con due righe o con una telefonata se i rapporti sono più stretti. Il testo del biglietto potrebbe suonare presso a poco così se a spedirlo è uno dei genitori di lei:

"Cari Paolo ed Olga, oggi Maria ha provveduto a spedirvi il regalo che le avevate mandato per il suo matrimonio con tanta generosità e premura. Infatti di comune accordo lei e Carlo hanno deciso di rompere il fidanzamento visto che dopo attente riflessioni si sono accorti di avere troppe divergenze. Hanno valutato che questi contrasti avrebbero sicuramente minato il loro progetto di vita in comune. Rimarranno comunque amici. Ciò non toglie che io mi senta molto mortificata nei confronti di chi come voi ha dimostrato tanta partecipazione. Vi saluto esprimendovi ancora tutta la mia gratitudine e le mie più profonde scuse"
Rosa Bianchi

Naturalmente il testo è un po' formale, a volte bastano parole più semplici del tipo
"Cari Paolo ed Olga, oggi Maria ha provveduto a spedirvi il regalo che le avevatemandato per il suo matrimonio con tanta generosità. Purtroppo lei e Carlo hanno deciso di non sposarsi più a causa di gravi divergenze di carattere che sono emerse negli ultimi tempi. Sono molto mortificata per quanto è successo e vi prego di accettare le mie più sentite scuse. Con affetto"

Rosa

Oggi con Internet che ha sostituito la posta normale, queste lettere possono essere sostituite da email. Rimane sempre il fatto che per evitare lo stress di dover parlare con tutti raccontando nei dettagli il perché e il per come, la soluzione migliore resta quella di impacchettare tutti i regali e rispedirli e affidare a due righe il motivo. Per tutto quello che è stato scritto è ovvio che la rottura non comporta solo un trauma per i due fidanzati ma è anche una vera e propria strada in salita per tutta la famiglia. Quindi il buon senso impone di prendere la decisione di sposarsi quando si è sicurissimi di quello che si fa.

ADDIO AL CELIBATO E NUBILATO

Tante simpatiche idee per una divertente festa!

Ecco tante idee divertenti per rendere la festa di addio al celibato/nubilato veramente originale e briosa...
Si può per esempio organizzare una cena a tema, o con una caccia al tesoro "piccante", oppure portare gli amici a vedere un cabaret. Si può festeggiare in un night…maschile o femminile, oppure partire per un weekend in campeggio vicino ai locali notturni. Che ne dite di una cena originale su una barca-ristorante? Oppure trascorrere una piacevole serata sulla spiaggia con tanto di barbecue, musica e tanto vino e birra. Mi raccomando, durante la serata non devono mancare gli scherzi goliardici organizzati dagli amici (come far uscire una biondina da una torta, o un provocante spogliarelli).
Per una serata indimenticabile rivogiti alle aziende specializzate presenti sul portale www.sposidoc.it .
E tu come oganizzerai tale evento? Raccontaci le tue idee commentando il post.

IL LETTO DEGLI SPOSI

LA SCELTA DEL MATERASSO

Il letto matrimoniale rappresenta da sempre il simbolo più forte e significativo dell'unione coniugale.
Di fondamentale importanza è la scelta del materasso che garantisca un riposo sano ed equilibrato. I tipi di materasso reperibili sul mercato sono fondamentalmente tre, e dire quale sia il migliore non avrebbe molto senso, dato che ogni possibile giudizio è altamente soggettivo. Solo attraverso la conoscenza delle caratteristiche ognuno potrà valutare e scegliere il materasso in grado di soddisfare nel modo migliore le proprie esigenze.
Le 3 tipologie principali:
- materassi tradizionali o a molle
- materassi in schiuma di lattice
- materassi realizzati con materiali visco-elastici
Materassi Tradizionali o a Molle:
E' la tipologia classica. Nonostante siano presenti sul mercato da diversi anni sono comunque materassi di primissima qualità, garantita da grandi marchi e documentata dall'esperienza e dall'evoluzione maturata in decenni di studio e progettazione. Al top qualitativo dei materassi a molle si trovato soluzioni all'avanguardia sia per i materiali ed i tessuti utilizzati, come il cashmere per il lato invernale ed il lino per quello estivo, sia per le caratteristiche ergonomiche, dalle 5 alle 7 zone a portanza differenziata per accogliere ogni parte del corpo. Da non sottovalutare inoltre, la durata della garanzia, che può arrivare anche fino a vent'anni, contro i tre/cinque per i materassi in lattice.
Materassi in Schiuma di Lattice:
La schiuma di lattice ha conosciuto un grande successo negli ultimi anni e, mentre inizialmente il costo di un materasso in lattice era quasi proibitivo, oramai i prezzi sono notevolmente scesi e molte più persone ne hanno sperimentato confort e qualità. Sono materassi interamente sfoderabili, in genere rivestiti con tessuti naturali e trattati in modo da risultare anallergici; anche fra questi materassi esiste un'ampia possibilità di scegliere fra diverse caratteristiche, come ad esempio la presenza o meno delle zone a portanza differenziata.Va tuttavia rilevato che la durata della garanzia per i materassi in schiuma di lattice è veramente limitata e in genere si aggira intorno ai 5 anni.
Materassi in materiali visco-elastici:
Questi materassi sono realizzati con una particolare schiuma, detta appunto visco-elastica, un materiale termosensibile che ha come principale caratteristica l'altissima capacità di adattamento alla forma del corpo umano.
Proprio sfruttandone il calore, infatti, i materassi realizzati con tali materiali, si modellano adattandosi perfettamente alle caratteristiche della persona che vi si sdraia sopra, garantendo un riposo ottimale ed una postura sempre corretta della colonna vertebrale. Sono l'ideale anche per chi soffre di cervicale. Inoltre questi materassi sono anallergici e con trattamento antiacaro e antibatterico, interamente sfoderabili. Il Materiale dei materassi (e cuscini) è una schiuma di poliuretano visco-elastica sensibile alle temperature ad alta densità con una struttura a cellule aperte. E' studiato per diventare più morbido a temperature calde e più rigido a temperature fredde. Il materiale si ammorbidisce rapidamente sotto l'influenza del calore del corpo, adattandosi alla sua forma e distribuendo la pressione in modo uniforme. Una volta che la pressione è stata rimossa, il materiale ritorna alla sua forma originale. E' trattato con un agente anti-batteriologico, il quale previene l'esistenza di batteri nel materiale.
Alla classica domanda "qual'è il materasso migliore?" la risposta è semplice: "Non esiste quello migliore! Esiste quello che garantisce una perfetta ergonomicità e che dia il giusto sostegno".
Gli ortopedici invitano a non prediligere un materasso troppo rigido, mentre è bene che la rete, possibilmente a doghe, sia ben sostenuta e non crei avvallamenti.
Sul portale www.sposidoc.it troverai affermate Aziende del settore, pronte a consigliarti al meglio.

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GLI ABITI DI MICHELA ELITE

MICHELA ELITE SPOSA L'ELEGANZA

Dopo Usa e Sol Levante, gli abiti di Michela Elite partono alla conquista degli Emirati Arabi. L’export dell’azienda di Scafati, leader nel mondo nella produzione di abiti da sposa e da cerimonia (uomo e donna), ricopre circa il 10 per cento del fatturato ed è realizzato prevalentemente in Giappone e, appunto, negli Emirati Arabi. L’azienda, amministrata da Michela Merolla, è riuscita a conquistare un mercato estero molto esigente e con elevate attese di qualità rispetto al prodotto moda italiano. Tra i clienti esteri, quelli giapponesi sono letteralmente innamorati del made in italy, “quello vero, e diffidano delle imitazioni”, dice Giovanni Cirillo responsabile del settore amministrativo. “Guardano il prodotto in sé" — afferma - "Esaminano le caratteristiche dell’abito, vogliono sapere dove viene prodotto e spesso chiedono le foto della fabbrica”. Grande successo in termini di crescita (più 20 per cento) e di fatturato (pari a oltre 3 milioni di euro) per Michela Elite, azienda che, sotto la guida della stilista Michela Merolla, sta riscontrando il favore del pubblico femminile e maschile in Italia e all’estero. Nata nel 1990, grazie alla creatività di Merolla e alla sua particolare attenzione per il recupero della migliore tradizione sartoriale italiana, Michela Elite realizza preziosi abiti in pizzi, rasi e tulle, tutti rigorosamente made in Italy. “Quello che mi ha spinto a fondare l’azienda e che mi fa andare avanti - dichiara Michela Merolla - è la voglia di rendere meraviglioso il “giorno più bello di ogni donna”: il giorno del suo matrimonio. Credo fortemente nei valori della tradizione sia sul piano della riscoperta delle tecniche di lavorazione, reinterpretate per realizzare un prodotto ad alto contenuto moda, sia sul piano della tensione affettiva ed emozionale, la stessa che vogliamo racchiudere nelle forme, nei colori, tessuti e ricami dei nostri abiti”. La ricerca stilistica è condotta personalmente da Merolla, che pone un’attenzione particolare ai materiali più innovativi del settore. I modelli disegnati dalla titolare sono abiti di stile classico, raffinato ed elegante, realizzati con tessuti pregiati, quali l’organza, il raso, la seta, il macramè. “Il ricamo dei capi è eseguito a mano — aggiunge la titolare — per garantire una quasi totale personalizzazione dell’abito e per adattarsi alle variazioni strutturali dei clienti. L’alto contenuto moda e di ricerca, l’elevato grado di sartorialità rendono i nostri abiti pezzi unici, capaci di evocare emozioni in ogni cerimonia”. L’intera filiera produttiva si svolge presso lo stabilimento di Scafati su una superficie di 10 mila mq, dove sono impiegati 55 dipendenti, tutti locali, di cui 50 donne. La qualità viene realizzata lungo i diversi passaggi di filiera e riguarda accurate verifiche non solo sugli abiti in fase di produzione, ma anche sui macchinari, scelti tra i più innovativi del settore. Professionalità, fantasia nel design e qualità: sono il mix vincente della Michela Elite srl. “Indossare un nostro abito da sposa è indossare un'emozione”, sentenzia Merolla. I miei abiti sono un mix di antico ma anche di colori e forme nuove, adattati alla donna moderna, emancipata, più libera di esprimersi, che voglia sempre che il giorno del matrimonio sia il “suo giorno”, quello più bello”. La sua azienda rappresenta un bell’esempio di azienda made in Italy e, soprattutto, di imprenditoria al femminile. Un successo realizzato grazie alla creatività e l’intuizione - nel saper cogliere i gusti dei mercati nazionale ed esteri - di Merolla iniziato negli anni settanta, quando faceva la sarta in casa vendendo i propri abiti ai conoscenti. Anno dopo anno, è riuscita a costruire un’azienda leader nel Centro-sud per la qualità degli abiti e della gestione interna.

Michela Elite
Sede: Scafati (SA), via Passanti n° 203
Show room: Salerno, via S. Leonardo n. 120
Indirizzo internet: www.michelaelite.it

ITINERARI PER LA LUNA DI MIELE

Idee per il viaggio di nozze

Per questo genere di vacanza ecco alcune possibili mete per un viaggio indimenticabile. Per gli inguaribili romantici suggeriamo il tour della Loira e dell’Ile de France, la bellezza del trio mitteleuropeo Vienna-Praga-Budapest, i panorami scozzesi e irlandesi, il viaggio allo stato puro tra la natura e le città scandinave fino ad arrivare a Capo Nord, o le intramontabili città d'arte Roma, Firenze, Venezia e Parigi.
Gli amanti della comodità e del "tutto incluso" potranno scegliere una crociera nel Mediterraneo, o nei mari del nord Europa, o anche una traversata oceanica; il villaggio turistico dai più vicini in Italia ai più lontani agli antipodi; o ancora, il soggiorno nelle perle dei mari, Sardegna, Costa Azzurra, Caraibi, Capo Verde…; ma anche immergersi nel verde di un Agriturismo o nella calma di una beauty-farm.
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