VIAGGI SOLIDALI

Fare un viaggio solidale significa dormire presso le famiglie locali, assistere a una lezione a scuola, portare il proprio contributo concreto, affinché il turismo per i popoli del Sud sia davvero una risorsa e non una croce. Non sono viaggi adatti a tutti. Perché non sono delle banali vacanze. Chi decide di partire per un viaggio solidale, lo fa per vivere un'esperienza che si porterà dietro davvero al ritorno e che lascia qualcosa di concreto ai popoli dei Paesi visitati - retorica e buonismo a parte. Ma, è bene chiarirlo da subito, una scelta di questo tipo ha un suo prezzo, in termini di capacità di adattamento e spirito di cooperazione con cui ci si rapporta con le altre culture. Contemperare le esigenze del viaggiatore con quelle dei popoli e dei Paesi visitati: è questo l'obiettivo di un viaggio solidale, adatto a chi vive la vacanza come percorso di conoscenza e confronto.
In un mondo, quello del turismo impegnato ad ottimizzare, a ridurre i costi e a sfruttare sempre di più la gente del Sud del Mondo, il turismo solidale rappresenta un turismo dolce, di qualità, che si preoccupi di muovere sensibilità e non solo esseri umani, debba avere altri valori di riferimento. Non si è alla ricerca dei grandi numeri, e neppure alla riproduzione su "scala industriale" dei viaggi, siamo impegnati in una fase di sperimentazione e di fattibilità di viaggi che puntino a favorire degli incontri. Questa è la sfida, che si porta avanti insieme alle comunità del Sud del Mondo con cui si lavora e che insieme decide le modalità fattive di questa nuova forma di turismo. Quello che si propone è di favorire l'incontro con una cultura diversa dalla nostra per ragioni storiche, antropologiche, sociali e politiche. Non cerchiamo l'avventura, l'itinerario complicato, l'emozione a tutti i costi.
Durante i viaggi non si trascura la visita di bellezze archeologiche o naturalistiche del paese, ma il senso profondo del viaggio è quello di avvicinarsi, in punta di piedi e con il massimo rispetto, ad una cultura diversa. Il filo conduttore sono gli incontri durante il percorso, gli scambi con le comunità locali, con persone impegnate in organizzazioni sociali, politiche o religiose, del mondo della cultura, in grado di poter offrire un quadro, il meno "schermato" possibile, della realtà che si visita, etc. Il buon esito di un viaggio solidale passa attraverso una corretta comprensione da parte dei viaggiatori di quelle che sono le caratteristiche dei viaggi.

fonte www.utopie.it

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