L'ULTIMA CREAZIONE DI GIANNI MOLARO

Arte e provocazione a Tutto Sposi

Fa discutere e riflettere lo stand dello stilista napoletano Gianni Molaro a Tutto Sposi, la fiera del matrimonio presente alla Mostra d’Oltremare di Napoli dal 12 al 20 gennaio 2008. Uno spazio che non passa inosservato quello allestito dal creativo che solo pochi giorni fa aveva già fatto parlare di sé per via della querelle con il Teatro San Carlo di Napoli in merito alla campagna pubblicitaria di una sua sfilata di moda sposa. L’ultima creazione di Molaro, indossata da un manichino dalle fattezze femminili, sfila apparentemente tra cumuli di immondizia, “come a spezzare ed infrangere il sogno di una vita, riportandoci alla realtà di questi tragici giorni”, commenta l’autore secondo cui il tutto si potrebbe avvicinare all’opera di Pistoletto (la Venere degli stracci), esposta al Museo d’Arte Contemporanea Madre di Napoli. Ma non finisce qui. Sul cumulo davanti alla sposa spunta a sorpesa un cartello che lo stilista ha scritto e firmato e che recita: “ Dalla sofferenza di un popolo nasce l’arte della vita …”. “Il tutto – commenta Molaro – è ambientato quindi nelle strade di Napoli, dove l’immondizia circonda tutto, anche i luoghi più belli e preziosi della nostra città”. E nella tetra cornice di sacchetti neri, è affisso anche il manifesto che tanto ha fatto discutere, e che è stato causa dell’annullamento della sfilata al San Carlo (Amanda Lear, Vittorio Sgarbi ed il parroco di Pompei si sono schierati a favore dello stilista artista Molaro). Sull’impianto in metallo campeggia poi lo stemma del Comune di Napoli, mentre a completare l’installazione, a sinistra, ecco 10 manichini raffiguranti altrettanti bambini che, sbalorditi e persi, guardano gli spettatori reggendo tra le mani un cartello con su scritto “Perché?...”Lo stand di Gianni Molaro insomma si fa portavoce di un messaggio forte, in cui la sposa vestita di un candido abito cammina sui rifiuti incarnando la bellezza di un popolo solare e pieno di contraddizioni che oggi agli occhi del mondo è in ginocchio, ferito ed umiliato. “Ma Napoli non è questa” commenta l’artista Gianni Molaro “ed essa risorgerà con una nuova luce” citando così al tempo stesso il messaggio del manifesto il cui claim era “Dalla sofferenza nasce l’arte”.

fonte: comunicato stampa

Nessun commento: